di Franco StefanoniE sulle armi all’Ucraina: Ancora nessun decreto. Serviranno inoltre forniture di generatori e tende, stiamo preparando anche cose civili La lotta contro il male ci sar per i prossimi secoli. In Italia la lotta tra il bene e il male molto spesso in alcune regioni quella tra lo Stato e la criminalit organizzata. Questa diventa potente vince a volte e altre perde, cresce nel tessuto economico e nei momenti di crisi ha pi possibilit di crescere e non quando invece l’economia va meglio. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante l’incontro a Palermo nella caserma nella sede del Comando legione carabinieri Sicilia per congratularsi con i militari dell’Arma per la cattura del capomafia Matteo Messina Denaro. Sono venuto a ringraziarli non solo e non tanto per l’arresto di Messina Denaro, ma soprattutto per il lavoro che fanno ogni giorno, che hanno fatto nei mesi e negli anni prima, per il sacrificio con cui lo fanno e per il lavoro fatto dal minuto dopo l’arresto Messina Denaro, ha detto il ministro.Abbiamo visto, ha aggiunto, che la criminalit organizzata genera paura che diventa omert e rende pi difficile la lotta dello Stato. La mafia ha avuto dei colpi molto forti e lo stato molti successi. Siamo in una caserma chiamata “Dalla Chiesa”, pensiamo al generale dei carabinieri, a Falcone e Borsellino, e ripercorriamo gli anni che sono passati. Abbiamo fasi di successo e di crisi della mafia per i colpi inferti dallo Stato. Nel frattempo sono cresciute altre organizzazioni di criminalit organizzata come la ‘ndrangheta, ma una lotta che continua. La lotta tra bene e male qualcosa che non si vince mai da millenni. Spostando il focus sugli altri fronti caldi, Crosetto ha anche affrontato il tema degli aiuti militari all’Ucraina e del futuro decreto allo studio del governo: Per adesso insieme ai Paesi con cui abbiamo deciso di aiutare l’Ucraina stiamo valutando cosa serve di pi, non soltanto armi ma aiuti di ogni tipo per superare il periodo invernale e le crisi dovute agli attacchi russi, quindi forniture di generatori e tende, stiamo preparando anche cose civili, un aiuto concreto da tanti punti di vista che si formalizzer nelle prossime settimane, ha spiegato, ribadendo come non sia stato ancora scritto alcun decreto e che se ne parler tra alcune settimane. E sulle parole dei genitori di Giulio Regeni, che hanno chiesto di smetterla con le finte promesse egiziane e di evitare di considerare quella dell’Egitto come una reale collaborazione, Crosetto ribadisce la compatibilit della pretesa della verit sulla vicenda del ricercatore italiano morto a Il Cairo nel 2016 e i rapporti con lo stato nordafricano: Lo Stato deve chiedere tutta la verit e pretendere giustizia per Regeni, contemporaneamente deve avere rapporti con altri Paesi. Le due cose sono compatibilissime, ha spiegato, la fermezza sul caso Regeni e il fatto che lo Stato debba dialogare con altri Stati fondamentali anche per il futuro di tutti noi, del Mediterraneo e del fronte sud del Paese come l’Egitto. 24 gennaio 2023 (modifica il 24 gennaio 2023 | 11:38) © RIPRODUZIONE RISERVATA