Csm, accordo sui membri laici. Ma scoppia il caso Valentino, sostituito da Felice Giuffrè

di Adriana Logroscino

Indicato da FdI, insieme a Bertolini, Bianchini e Natoli, sarebbe indagato in un procedimento connesso al maxiprocesso antimafia Gotha. Protestano M5S e Pd. Sostituito in corsa da Felice Giuffr, ma sul suo nome quorum a rischio

Dopo quattro mesi di rinvii, anche per via dello scioglimento anticipato delle Camere, le forze politiche avevano raggiunto l’intesa sui dieci membri laici del Consiglio superiore di magistratura per i quali le Camere riunite votano oggi. Ma Giuseppe Valentino, indicato da FdI, sarebbe indagato. Il M5S ha annunciato che non avrebbe votato per lui n per Ernesto Carbone, scelto da Azione-Italia viva. FdI ha quindi cambiato nome, indicando al posto di Valentino, Felice Giuffr, avvocato e professore di Diritto pubblico all’Universit di Catania.

Per la sua elezione, per, mancherebbero i 364 voti necessari, cio i tre quinti dei componenti del Parlamento. Secondo i calcoli che stanno facendo maggioranza e opposizione, Giuffr non riuscirebbe ad incassare il quorum richiesto perch il cambio di candidato avvenuto quando era gi terminata la chiama dei senatori ed era iniziata quella dei deputati. Se i conti sono giusti, i membri laici che risulteranno eletti saranno 9, non 10.

Per quanto vergognosa, inconcepibile e bugiarda nessuna palata di fango potr mai scalfire la mia credibilit, la mia onorabilit e la mia onest. Ritiro per questo motivo la mia candidatura al Csm, il commento in una nota di Valentino. Il passo indietro di Giuseppe Valentino, penalista di alto spessore — dichiara il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti — dimostra la sua onest e soprattutto l’alto senso di responsabilit nei confronti del ruolo di giudice del Csm che gli era stato proposto. La sua nota onorabilit non pu essere intaccata da una macchina del fango a orologeria che solo un finto fronte “progressista” pu attuare. Vergognoso il fango che gli stato gettato addosso. Riprovevole la notizia priva di reale sostanza uscita, non a caso, solo a votazione iniziata.

Lucio Malan, capogruppo al Senato di FdI, punta l’attenzione sul risultato al portata di mano: L’elezione al primo scrutinio resta un successo per il Parlamento, purtroppo guastato da questo episodio. Fratelli d’Italia rispetta gli accordi presi con tutte le altre forze politiche, sta votando e voter i nomi concordati, salvo il cambio cui le circostanze ci hanno costretto. certamente increscioso il modo e il tempo in cui stata fatta uscire la notizia che ritengo falsa e ingiuriosa su Giuseppe Valentino, che da galantuomo qual ha ritirato la sua candidatura.

Il M5s avrebbe espresso per primo dubbi su Valentino. Poi anche il Pd avrebbe sollevato il problema. Il nodo sarebbe stato sciolto con un summit d’emergenza e il cambio di nome. Per eleggere i membri laici del Csm, occorrono i tre quinti dei voti degli aventi diritto.

I nomi avanzati da Fratelli d’Italia sono 4: Isabella Bertolini (ex parlamentare di Forza Italia, avvocato penalista), Daniela Bianchini (docente universitaria e membro del centro studi Livatino), Rosanna Natoli (avvocato siciliano) e appunto Giuffr.

La Lega punta su Fabio Pinelli, avvocato del foro padovano che a questo punto ha maggiori chance di diventare vicepresidente, e Claudia Eccher, ex legale di Salvini. Forza Italia su Enrico Aimi (ex parlamentare, avvocato penalista). Riguardo alle opposizioni, il Pd ha indicato Roberto Romboli (professore universitario a Pisa) il M5s Michele Papa (professore all’Universit di Firenze) e, infine, Azione-Italia viva Ernesto Carbone (avvocato ed ex deputato). Non condivide l’accordo il gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, che invece – pur senza chance – voter il nome di Tamar Pitch (docente universitaria e giurista).

Quattro donne, quindi, tre delle quali espressione di FdI, e sei uomini. Critico Riccardo Magi, presidente di +Europa: Per la prima volta si sperimenta una modalit nuova, con candidature pubbliche, e non nelle segrete stanze. Ma la riforma Cartabia, avrebbe dovuto portare anche una parit di genere, obiettivo completamente fallito. Un problema anche nel centrosinistra.

17 gennaio 2023 (modifica il 17 gennaio 2023 | 21:58)

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