di IDA BOZZI
La compresenza di «live» e remoto e il traino dei festival: come cambiano i consumi. Giovedì 17 a BookCity Milano i risultati di due indagini promosse da Intesa Sanpaolo sulla fruizione di eventi, libri, arte
Una crescita della partecipazione alla vita culturale e l’allargamento del ventaglio di scelte in materia di approfondimento, soprattutto grazie a specifici strumenti digitali. E poi: il ritorno in presenza e l’effetto «traino» dei festival anche per i libri e per la lettura. Anticipiamo in questa pagina i risultati di due indagini promosse da Intesa Sanpaolo e dedicate ai consumi culturali e ai festival nell’epoca postcovid: verranno presentate giovedì 17 novembre a BookCity Milano, nel corso dell’incontro «Festival e consumi culturali live o online, una ripartenza?», che si svolge alla Triennale, a partire dalle ore 11. La prima dà il titolo all’incontro ed è realizzata da Intesa Sanpaolo con la collaborazione di Ipsos, la seconda, Effettofestival, è promossa da Intesa Sanpaolo e diretta da Giulia Cogoli e Guido Guerzoni.
In particolare, per l’indagine «Festival e consumi culturali live o online, una ripartenza?», nell’anno del ritorno agli eventi dal vivo (presentazioni di libri, mostre, spettacoli, festival e così via) a ottobre 2022 un campione rappresentativo di 1.200 individui è stato interpellato sul tema dei consumi culturali durante e dopo la pandemia (1.000 persone più 200 fruitori abituali di cultura).
Il primo elemento messo in luce dalla ricerca è che gli italiani, negli ultimi due anni, hanno visto aumentare le possibilità di dedicarsi alla cultura: se in media nell’epoca pre-covid svolgevano due tipologie di attività culturali, l’ampia offerta di eventi digitali durante la pandemia ha portato gli eventi seguiti a 3,5 nel 2021, per poi attestarsi a 3 nel 2022, comunque in crescita. Dopo la pandemia, nel 2022, il 69 per cento degli intervistati è tornato alla fruizione dal vivo di spettacoli, mostre e così via, ma il 25 per cento ha continuato a preferire il digitale, con una specificità ulteriore, riguardo alle lectio di esperti, le conferenze e i dibattiti letterari, che oggi si fruiscono per la maggior parte (il 56 per cento) ancora online. Anche se l’online fa da «traino» per gli eventi in presenza: il 15 per cento dei fruitori della cultura online ha voluto seguire successivamente lo stesso evento o un evento simile anche dal vivo.
«Quello che emerge dai dati, a mio parere — ha spiegato Fabrizio Paschina, responsabile Comunicazione e immagine Intesa Sanpaolo — è che ormai crescono insieme “presenza” e digitale. Mentre durante il lockdown la fruizione online sostituiva interamente quella fisica, oggi non si tratta più di una sostituzione, ma i due elementi vanno a braccetto: se possibile ci si reca sul posto, altrimenti si segue online».
Paschina sceglie due esempi recenti: «Sono reduce da due eventi a Torino, l’uno al Grattacielo Intesa Sanpaolo sull’America dopo le elezioni di midterm, con Francesco Costa, vicedirettore del «Post», Marilisa Palumbo, giornalista del «Corriere della Sera», Lorenzo Pregliasco e Giovanni Diamanti: la sala era piena, con 400 persone, ma avevamo 10 mila persone collegate online. E per l’incontro di tennis Atp Finals, in sala avevamo gli addetti ai lavori, ma 9 mila persone erano collegate online. Ormai capita spesso che gli eventi vengano costruiti per essere sia fisici sia online, insieme: il primo aspetto conserva l’aura dell’evento, della cosa che succede davanti a te, ma anche il digitale incide sulla memoria e sulla voglia di approfondire». Tanto che anche nell’anno post-covid il 9 per cento degli intervistati ha potuto fruire di eventi solo online.
Più ancora si comprende il fenomeno se si osservano le risposte del campione su eventi come i festival: sono quasi identici i comportamenti di approfondimento dopo la partecipazione dal vivo o in digitale. Molti, dopo un festival, hanno voglia di approfondire i temi d’interesse cercando notizie su internet (il 47 per cento di chi ha seguito dal vivo, il 49 per cento di chi ha seguito online), coinvolgendo gli amici (il 32 per cento i partecipanti live, il 30 i partecipanti in remoto), leggendo libri sul tema (il 31 per cento e il 28 nelle due categorie).
Proprio a proposito della lettura, i numeri sono molto interessanti: l’attività culturale preferita negli ultimi 12 mesi è stata la lettura per il 73 per cento, con un 34 per cento che ha letto molto di più e un 42 per cento che ha ascoltato molti più podcast rispetto al periodo pre-covid. I libri sono ancora la prima attività culturale preferita, al secondo posto leggere gli ebook, e al terzo posto ascoltare i podcast: ma tra i giovanissimi (18-24 anni) i podcast salgono al secondo posto dopo il libri.
«Questo è un fenomeno molto interessante — conclude Paschina —, i podcast hanno una fidelizzazione fortissima, sono molto amati dai giovanissimi, e molti affermano di voler approfondire l’ascolto con altri mezzi, come i libri. I podcast di Intesa Sanpaolo, nati da giugno 2020, sono stati ascoltati da 8,5 milioni di persone. Anche se non è una parola che amo, il multitasking oggi non significa soltanto utilizzare in contemporanea, chessò, televisione e cellulare: oggi il multitasking è diventato il passare dal fisico al virtuale, dal podcast all’evento live, da entrambi all’approfondimento per mezzo di libri e altri strumenti».
L’incontro
Nell’incontro «Festival e consumi culturali live o online, una ripartenza?», che si svolge giovedì 17 a BookCity Milano, alla Triennale, vengono presentate due indagini promosse da Intesa Sanpaolo su consumi culturali e festival: ne parlano Piergaetano Marchetti, Giulia Cogoli, Guido Guerzoni, Matteo Lancini, Ricardo Franco Levi e Fabrizio Paschina, modera Luca Formenton. Giulia Cogoli e Claudio Guerzoni hanno curato la settima edizione della ricerca Effettofestival, dedicata ai consumi culturali del pubblico delle rassegne e dei giovani volontari
17 novembre 2022 (modifica il 17 novembre 2022 | 10:36)
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, 2022-11-17 19:20:00, La compresenza di «live» e remoto e il traino dei festival: come cambiano i consumi. Giovedì 17 a BookCity Milano i risultati di due indagini promosse da Intesa Sanpaolo sulla fruizione di eventi, libri, arte, IDA BOZZI