Sul Corriere della Sera c’è spazio per la storia di Giovanni, già operatore turistico, ora collaboratore scolastico. Dopo trent’anni di onorata carriera, il Covid colpì duramente il settore turistico. Di conseguenza, l’operatore turistico, quasi 60 anni, si ritrovò alla ricerca di altre fonti di reddito per sostenersi.
La figlia gli suggerì di fare domanda per diventare collaboratore scolastica. Senza alternative e quasi senza pensarci, l’uomo presentò la richiesta, dimenticando che era già in cima alla lista da quarant’anni, da quando aveva fatto domanda di assunzione presso diversi enti pubblici, tra cui le scuole. La sua richiesta fu prontamente accolta e l’ex operatore turistico divenne il nuovo custode della scuola primaria di Santa Croce sull’Arno.
Giovanni, il custode in questione, racconta di quanto sia strano lavorare nella stessa scuola primaria che frequentava da bambino cinquanta anni fa: “Le pareti sono le stesse, ma Santa Croce è completamente diversa rispetto alla mia infanzia”.
Giovanni ricorda ancora il suo primo giorno di lavoro, un anno e mezzo fa. Fu un’esperienza indimenticabile che gli fece scoprire una nuova passione per il lavoro di custode, tanto da non voler tornare all’agenzia turistica anche dopo la ripresa del settore.
Giovanni si è adattato rapidamente alle nuove responsabilità offerte dal lavoro di custode. Nonostante le sfide quotidiane, Giovanni ha imparato ad apprezzare anche gli aspetti più affascinanti del suo lavoro e ha iniziato ad ascoltare le storie delle insegnanti, dei bambini, dei genitori e dei loro paesi di origine.
Queste esperienze e frammenti di vita hanno ispirato Giovanni a scrivere un libro intitolato “Il bidello”, che è stato apprezzato da una piccola casa editrice locale che ha deciso di pubblicarlo.
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