di Francesca Scorcucchi
Tanti i titoli tv che raccontano fatti veri e sanguinosi. Nel thriller psicologico con Taron Egerton compare per l’ultima volta Ray Liotta, deceduto nel maggio scorso
LOS ANGELES Un ex campione di football, bello, carismatico e popolare. Viene arrestato per spaccio di droga e possesso di armi. Deve affrontare dieci anni di carcere ma ha una possibilità di uscirne: sfruttare il suo carisma per smascherare un serial killer ed avere così in cambio la libertà. Per farlo deve entrare all’inferno, un carcere di massima sicurezza nel quale la sua vita è a rischio tutti i giorni.
È questa la trama di Black Bird, thriller psicologico da oggi su Apple tv che ha due particolarità. La prima è che si tratta di una storia realmente accaduta negli anni Novanta. Il protagonista, Taron Egerton — il volto a Elton John in Rocketman — interpreta Jimmy Keene, personaggio che realmente ha compiuto l’impresa. La seconda è che si tratta dell’ultimo lavoro di Ray Liotta, mancato lo scorso 26 maggio. «Ho scritto la parte del padre poliziotto di Jimmy con lui in mente — dice l’autore, D ennis Lehane, lo stesso di Mystic River e Shutter Island —. Ho dovuto penare un po’ per farlo desistere dall’interpretare anche la versione più giovane di se stesso. Aveva una tale vitalità che era elettrico. Davvero difficile tenerlo a freno».
Oltre a Egerton e Liotta, nel cast ci sono anche Greg Kinnear nei panni dell’agente di polizia che conduce le indagini sull’omicidio di una dozzina di ragazzine, e Paul Walter Hauser («Richard Jewell»), che interpreta il presunto il serial killer. Basata sul libro autobiografico di James Keene, «In With the Devil: A Fallen Hero, a Serial Killer, and a Dangerous Bargain for Redemption», la serie ha visto sul set il vero James Keene. «Averlo con noi ha fatto la differenza — ha detto Egerton —. Il rapporto personale fra il mio personaggio e il serial killer era pieno di sfumature, una trama psicologica complicata che aveva a che fare con fiducia, cameratismo, violenza e misoginia. Quel viaggio all’inferno è costato parecchio a Jimmy Keene, in termini fisici ma anche psicologici, io avevo lui sul set a ricordarmelo».
Black Bird è solo una delle tante serie tv che raccontano fatti veri e sanguinosi che hanno avuto luogo in America negli ultimi quarant’anni e che ora diventano materiale per una narrazione. Candy per esempio, in streaming su Hulu, che vede Jessica Biel nei panni di Candy Montgomery, una casalinga del Texas che nel giugno del 1980 uccise a colpi d’ascia la vicina di casa, moglie del suo amante. O The Staircase, su Sky e Now, che racconta il caso dello scrittore Robert Peterson accusato di aver ucciso la moglie , trovata in un lago di sangue in fondo alle scale della loro abitazione. Condannato e poi scarcerato, ci si chiede ancora, a vent’anni dal fatto, se abbia davvero ucciso la moglie o se questa sia solo caduta dalle scale.
Secondo un rapporto delle Nazioni Unite ogni giorno nel mondo vengono uccise 137 donne da un membro della famiglia. Un fenomeno in crescita e la tv si adegua. Under the Banner of Heaven, che arriverà su Disney+ da fine luglio, vede Andrew Garfield interpretare il poliziotto che indaga sul violento omicidio, avvenuto negli anni Ottanta, di una donna e del suo bambino nell’ambito della comunità della Chiesa dei Santi degli Ultimi Giorni. Le indagini si concentrano sulla famiglia della ragazza, il cui credo mormone rasenta il fondamentalismo, e il detective, anche lui appartenente alla comunità religiosa, deve mettere in discussione il caso e la sua stessa fede.
The Thing About Pam, su Nbc, con Renée Zellweger e Josh Duhamel, nasce come quella che sembra la storia dell’ennesimo uxoricidio e invece racconta di un’amicizia malata e opportunista. The Girl From Plainville (Hulu) con Elle Fanning, Chloë Sevigny e Colton Ryan, racconta un’altra storia recente di cronaca americana, il caso di Michelle Carter, condannata per omicidio colposo per aver indotto il fidanzato al suicidio.
E ora Hollywood si prepara a raccontare il recentissimo delitto di Gabby Petito, la ventiduenne uccisa la scorsa estate dal fidanzatino durante una vacanza on the road. Il colpevole, Brian Laundrie, si è poi ucciso lasciando un biglietto in cui spiegava che la ragazza era caduta in un dirupo procurandosi ferite gravi e che lui aveva posto fine alle sue sofferenze. Stranger than fiction, si dice negli Stati Uniti. Nessun racconto fittizio arriverebbe a tanto. Ora sulle montagne dello Utah l’attrice e regista Thora Birch ha iniziato le riprese di questa triste storia.
7 luglio 2022 (modifica il 7 luglio 2022 | 19:31)
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