Una vicenda davvero molto triste. Un docente di un istituto superiore di Messina, di 35 anni, è stato arrestato con l’accusa di aver molestato sessualmente uno studente minorenne, che era solito ricoprire di regali costosi e notoriamente desiderati dai giovanissimi, come smartphone e console.
La madre si è insospettita
Per fortuna, come riporta Il Giornale di Sicilia, la madre del giovane si è insospettita di fronte ai tantissimi doni, e ha allertato le forze dell’ordine. L’indagine dei Carabinieri, coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, era stata avviata nell’ottobre scorso, proprio dopo la denuncia della madre. Da ciò è venuto fuori che il professore, dal gennaio di quest’anno, avrebbe commesso atti sessuali con il giovane, in cambio di denaro e regali.
Il docente avrebbe regalato allo studente due scooter, due telefoni cellulari e una PlayStation. In particolare, il professore di inglese avrebbe inizialmente richiesto al ragazzo delle foto e dei video che lo ritraevano e, successivamente, lo avrebbe indotto a subire atti sessuali, dietro il corrispettivo di regali.
“I genitori dovrebbero invadere un po’ la privacy dei figli”
Riecheggiano le parole del padre di Giulia Cecchettin, la ragazza vittima di femminicidio, che ha detto che i genitori dovrebbero a volte anche violare la privacy dei figli per salvarli da situazioni di pericolo. Ecco cosa ha detto: “Bisogna agire su tanti punti, io ho provato a elencarli, ma inviterei a esempio a usare molto più i canali comunicativi. Ai genitori a parlare con i figli cercando di non essere amici, di essere l’educatore, anche severo, ma che cerca di capire quali sono le reali esigenze. Magari anche invadendo un po’ la privacy, non tantissimo. Io ho dato troppo respiro, conoscendo Giulia, una persona molto giudiziosa. Ho lasciato sempre fare e non volevo entrare nella sfera. Ma un minimo aumento della connettività per stare con i figli e gli amici probabilmente permetterebbe di raccogliere di più le informazioni e di avere di più il quadro generale. Probabilmente permettere di avere di più anche il quadro psicologico dei nostri figli, di capire se hanno debolezze e se potrebbero diventare persone potenzialmente pericolose”.