Questo dicembre è un mese caldissimo per quanto riguarda le ultime novità relative all‘avvio dei percorsi abilitanti 60 CFU. Come abbiamo scritto, l’Anvur è al lavoro per accreditare i vari centri di formazione e atenei entro la fine dell’anno.
Come prevede una nota Anvur recante le indicazioni operative sulle procedure di accreditamento iniziale e periodico dei percorsi di formazione insegnanti a.a. 2023/2024, le istituzioni hanno presentato le proposte di accreditamento dei nuovi percorsi entro il 10 novembre 2023.
Percorsi iniziali, quando partiranno?
Al momento siamo in attesa del decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) di accreditamento, che verrà adottato su parere conforme dell’Anvur sulla base dei requisiti e della procedura indicata dall’art. 4 del DPCM 60 CFU:
- Il MUR, entro 10 giorni dalla data di chiusura della procedura telematica per la presentazione delle istanze di attivazione dei percorsi formativi delle Università e delle Istituzioni AFAM del 10 novembre, quindi entro il 20 novembre, verifica l’ammissibilità delle medesime in ordine ai requisiti di sede e dei percorsi di formazione.
- L’Anvur, entro i 40 giorni successivi alla verifica di ammissibilità svolta dal MUR da svolgersi entro il 20 novembre esprime parere motivato avvalendosi della collaborazione dei Nuclei di valutazione delle Università o delle Istituzioni AFAM, secondo i criteri definiti dalle linee guida.
Il parere dell’Anvur è quindi atteso in questi giorni, e arriverà probabilmente dal 20 al 30 dicembre. Il decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca contenente la lista degli enti accreditati dovrà essere pubblicato entro 10 giorni dalla pubblicazione del parere. I corsi, nella migliore delle ipotesi, partiranno a gennaio.
Cosa prevede il Dpcm
Il testo illustra i contenuti dei Cfu da conseguire e gli obiettivi minimi di ogni corso, divisi per ogni percorso: 60 Cfu, 30 Cfu per chi ha maturato 3 anni di servizio, 36 Cfu per chi ha già conseguito i 24 previsti precedentemente.
Il percorso formativo standard prevede l’acquisizione di almeno 60 CFU (Crediti Formativi Universitari)/CFA (Crediti Formativi Accademici). Gli altri percorsi, pari a 30 o 36 crediti formativi, sono rivolti a chi abbia già svolto un servizio di almeno tre anni scolastici e a coloro che abbiano conseguito 24 CFU/CFA in base al previgente ordinamento.
I punti principali del DPCM:
– È previsto un rigoroso sistema di accreditamento affidato all’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR), che definisce i percorsi di contenuto, le procedure di monitoraggio sul livello qualitativo della formazione e la valutazione finale degli aspiranti docenti.
– Tutti i nuovi percorsi si concluderanno con l’esame finale: una prova scritta e una lezione simulata, il cui superamento garantirà ai candidati il conseguimento della formazione professionalizzante delineata dagli standard minimi del docente abilitato, grazie alle modalità di svolgimento della prova e alla specifica composizione prevista per la commissione giudicatrice.
– I percorsi formativi saranno oggetto di una valutazione periodica “ex post” da parte dell’ANVUR che, per assicurare omogeneità della qualità dell’offerta formativa da parte delle università, terrà conto del “tasso di successo” dei nuovi abilitati alle procedure di reclutamento per la scuola.
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