C’era da aspettarselo: il disegno di legge di Fratelli d’Italia che obbliga le scuole ad allestire il presepe in occasione del Natale ed a celebrare la festività, così come quella della Pasqua, sta facendo discutere. Sono molti i sindacati che hanno detto la loro opinione a Il Corriere della Sera.
“Bisogna certamente tener presente le tradizioni del Paese ma imporle per legge è fuori luogo. Ci sarà comunque modo, nel dibattito parlamentare, di valutare bene il da fare”, sottolinea Antonello Giannelli, presidente Anp. “Tutti si devono ricordare che viviamo in un Paese laico, la scuola è laica. Operazioni come questa che interferiscono tra l’altro con l’autonomia delle scuole, non sono accettabili. Sosterremo in tutti i modi il principio dell’autonomia scolastica e della laicità della scuola pubblica. Si rileggano la Costituzione”, tuona Gianna Fracassi, segretaria Flc-Cgil.
“Difendere il presepe sì, difendere gli stipendi no”
“Credo si tratti di una bufala, perché solo così può essere definita. Mi meraviglio come si possa dar peso a tali notizie. Siamo di fronte a misure utili solo a distogliere l’attenzione degli italiani dai problemi veri della scuola e del Paese. Evito pertanto di entrare nel merito della proposta a partire dai provvedimenti disciplinari previsti per i dirigenti scolastici che si dovessero opporre, una norma scritta, evidentemente, da chi non conosce la materia”, così Attilio Fratta, presidente dell’associazione dei presidi Dirigentiscuola.
Molte le reazioni da parte anche del mondo della politica: Riccardo Magi, +Europa, commenta: “Con Meloni oggi la Sacra famiglia rischierebbe di finire in un Cpr in Albania”. Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, aggiunge: “Sono ridicoli, vogliono vietare per legge tutto quello che non piace a loro. Anziché governare il Paese, dovere che non sanno gestire, continuano a usare ‘armi di distrazione’ come questa della legge contro i presidi che acconsentono alla rimozione del presepe a scuola. Il Paese si è già accorto del loro bluff”.
Critico anche il segretario di Sinistra Italiana e deputato di Avs, Nicola Fratoianni, come riporta RaiNews: “Fratelli d’Italia ha presentato una proposta per ‘difendere’ il presepe nelle scuole. Da chi? Non si sa. Però prevedono multe e sanzioni per chi non si adegua. Alla faccia dello stato laico. E alla faccia di cittadine e cittadini, sempre più in difficoltà tra stipendi da fame, sanità al collasso e carovita, che devono sentire questo governo disquisire sugli addobbi di Natale. Davvero assurdo. Quindi, una legge per difendere il presepe sì, iniziative per difendere gli stipendi no. Questo è il governo Meloni”.
Presepe obbligatorio a scuola, cosa prevede il disegno di legge
Secondo il disegno di legge, “l’allestimento del Presepe, al pari della preparazione di recite e celebrazioni, non integra alcuna azione d’indottrinamento né, tantomeno, di proselitismo da parte dello Stato italiano e, certo, non determina alcuna discriminazione degli alunni – e delle rispettive famiglie – che osservano altre religioni”. L’obiettivo è quello di ricordare “il profondo significato di umanità e il rapporto che lega all’identità nazionale italiana» le festività religiose. Per i trasgressori scatterà “un procedimento disciplinare secondo le norme”.
A illustrare all’Adnkronos l’iniziativa è la stessa Mennuni, prima firmataria del ddl: “Da qualche anno assistiamo ad inaccettabili e imbarazzanti decisioni di alcuni organi scolastici che vietano il presepe nelle scuole o ne modificano l’essenza profonda modificando ad esempio la festa del Natale in improbabili festività dell’inverno per non offendere i credenti di altre religioni”, afferma la parlamentare.
Con la proposta di legge targata Fdi e firmata da molti parlamentari, “questo non sarà più possibile”. “È assolutamente fondamentale – rimarca ancora Mennuni – salvaguardare e tutelare quelle che sono in fondo le nostre radici culturali che nel presepe hanno un altissimo esempio”.
Secondo quanto contenuto del disegno di legge presentato al Senato dal partito di Giorgia Meloni, “non sarà più possibile cancellare il presepe, il Natale e la Pasqua all’interno degli istituti scolastici italiani di ogni ordine e grado”. Sì al Santo Natale, no alla “Festa d’Inverno” dunque.
Secondo Fratelli d’Italia “è assolutamente inaccettabile” la decisione di alcuni istituti scolastici “di trasformare il Santo Natale nella ‘Festa d’Inverno’, vale a dire in una festa che è avulsa da qualsiasi contesto commemorativo storico culturale attinente alla nostra Nazione e che, in quanto priva di qualsivoglia contenuto etico, è destinata ad assumere una connotazione meramente edonistico-consumistica”, si legge sempre nel ddl.
Leggi l’originale qui:
Presepe obbligatorio a scuola, scoppia la polemica. Fracassi (Flc-Cgil): La scuola è laica. Giannelli (Anp): Fuori luogo