Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha ribadito l’istituzione del Liceo del Made in Italy, una novità che vedrà la luce a partire dall’anno scolastico 2024/2025 nei principali distretti industriali italiani.
L’annuncio è stato dato durante il WeChangeIT Forum 2023, tenutosi a Milano.
Il Liceo del Made in Italy nasce con l’intento di valorizzare l’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana. Il percorso liceale proposto è stato progettato per fornire agli studenti una solida base di competenze storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato, fondamentali per la promozione dei singoli settori produttivi nazionali. Questo nuovo indirizzo di studi prevede anche la creazione di una Fondazione, denominata “Imprese e Competenze per il Made in Italy”, mirata a favorire la connessione tra il mondo scolastico e quello delle imprese.
Gli studenti del Liceo del Made in Italy non solo raggiungeranno gli obiettivi di apprendimento comuni a tutti i licei, ma acquisiranno anche competenze specifiche legate al mondo dell’imprenditoria. Saranno in grado di analizzare gli scenari storico-geografici e artistici del nostro Paese, comprendendo le interdipendenze tra fenomeni internazionali, nazionali e locali. Sarà data anche grande importanza all’acquisizione di competenze linguistiche in due lingue straniere moderne, e all’internazionalizzazione, con un focus particolare sull’apprendimento integrato dei contenuti in lingua straniera veicolare (CLIL).
Il provvedimento prevede anche misure di supporto allo sviluppo dei processi di internazionalizzazione, senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica. Tuttavia, è prevista la possibilità di ottenere finanziamenti da soggetti pubblici e privati, una mossa che potrebbe significativamente beneficiare l’intero sistema educativo e produttivo italiano.
Dal 2024/2025, l’opzione economico sociale del liceo delle scienze umane si fonderà nel percorso liceale Made in Italy. Questa transizione segna una svolta significativa nella struttura dei percorsi liceali italiani, con una cancellazione dell’opzione economica sociale per le classi successive alla prima.
Piano di studi (bozza)
Le materie del primo biennio: lingua e letteratura italiana; lingua e cultura straniera; storia dell’arte; matematica; informatica; scienze naturali; fisica; scienze motorie e sportive; storia e geografia; diritto ed economia politica; religione cattolica o attività alternative.
Per gli ultimi tre anni, invece: lingua e letteratura italiana, lingua e cultura straniera, storia dell’arte, matematica, informatica, scienze motorie e sportive, storia, filosofia, religione cattolica o attività alternative. Poi le novità: economia e gestione delle imprese del Made in Italy; modelli di business nelle industrie dei settori della moda, dell’arte e dell’alimentare; Made in Italy e mercati internazionali.
I quattro pilastri del provvedimento
1. Essere indirizzato allo studio della cultura giuridica ed economica e della tradizione umanistica del nostro Paese;
2. Fornire allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche ed economiche, al l’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consenta di cogliere le intersezioni tra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà;
3. Guidare lo studente ad approfondire e sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità di alcuni settori strategici dell’economia del Paese, cosiddetti settori del Made in Italy;
4. Assicurare allo studente un per corso di acquisizione di conoscenze e di competenze molteplici per proseguire, in modo proficuo, la propria formazione in ambito universitario e per inserirsi efficacemente nel mondo del lavoro.
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