Non c’è solo la guerra, c’è anche chi aiuta le vittime della guerra. Nella periferia di Lublino, grande città polacca vicina alla frontiera, c’è un immenso capannone dove vengono stoccati aiuti umanitari provenienti da tutta Europa. C’è di tutto: pannolini, acqua, stufe, vestiti, cosmetici, coperte, materassi. E poi palle, scatoloni, muletti. A gestire gli aiuti ci sono decine di volontari di Help Ukraine, neonata associazione, formata da persone che fino a ieri vivevano una vita normale in Ucraina e adesso, dopo esser fuggiti dal Paese, si sono improvvisati volontari per aiutare la Patria. È un lavoro frenetico, c’è chi impacca la merce, chi la smista, chi accoglie i camion. Nessuno si ferma. Arrivano aiuti in continuazione. Tra i tir in arrivo, anche quelli del Coordinamento fiorentino delle Misericordie, partiti dalla Toscana venerdì mattina. Una volta stoccati in questo capannone, che non è certo il solo in tutta la città di Lublino, gli aiuti partiranno alla volta della frontiera e poi entreranno in Ucraina
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