di Andrea Camurani
Pochi dubbi sul fatto che si sia trattato di un gesto volontario. Mercoledì sarebbe dovuto comparire dinanzi al giudice per l’udienza preliminare di Varese per il tentato omicidio di un collega di lavoro
Davide Paitoni, il quarantenne di Varese che il primo di gennaio ha ucciso, sgozzandolo, il figlio Daniele di 7 anni a Morazzone si è tolto la vita nel carcere San Vittore, a Milano, dove era detenuto. Non è ancora chiara la dinamica dei fatti anche se sembra assodato che si è trattato di un gesto volontario. Mercoledì Paitoni sarebbe dovuto comparire dinanzi al giudice per l’udienza preliminare di Varese per il tentato omicidio di un collega di lavoro avvenuto ad Azzate, sempre in provincia di Varese, nello scorso autunno, reato per il quale si trovava ai domiciliari nella casa del padre, quando avvenne l’omicidio del figlio. La sera del primo gennaio l’uomo tentò di uccidere anche la moglie prima di venire fermato dai carabinieri al confine con la Svizzera.
«Ognuno faccia i conti con la propria coscienza», è stato il commento dell’avvocato Stefano Bruno, il legale che assisteva il 40enne. Sabato scorso il gip di Varese aveva respinto la richiesta di una perizia psichiatrica per Davide Paitoni.
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12 luglio 2022 (modifica il 12 luglio 2022 | 13:37)
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, 2022-07-12 21:42:00, Pochi dubbi sul fatto che si sia trattato di un gesto volontario. Mercoledì sarebbe dovuto comparire dinanzi al giudice per l’udienza preliminare di Varese per il tentato omicidio di un collega di lavoro, Andrea Camurani