DB Cooper, forse scoperta l’identità del dirottatore che gli Usa cercano da 50 anni

DB Cooper, forse scoperta l’identità del dirottatore che gli Usa cercano da 50 anni

Spread the love

di Guido Olimpio

Le rivelazioni da un investigatore privato. Nella lista infinita dei possibili sospettati di uno tra i più clamorosi e incruenti dirottamenti della storia entra una nuova figura: Vince Petersen, deceduto da tempo

Il caso DB Cooper, la serie continua. Nella lista infinita dei possibili sospettati di uno tra i più clamorosi e incruenti dirottamenti della storia entra una nuova figura: Vince Petersen, deceduto da tempo.

Fine novembre del 1971, più o meno come fosse in questi giorni. Un uomo vestito di scuro usando una finta valigetta bomba assume il controllo di un 727 della Northwest Orient in servizio tra Portland e Seattle. Ha acquistato il biglietto a nome (falso) Cooper, sembra un commesso viaggiatore, pronuncia poche parole. Ma sono sufficienti. Costringe il pilota ad atterrare, si fa dare in cambio dei passeggeri 4 paracadute e 200 mila dollari, quindi ordina al comandante di ripartire. Con indicazioni precise: rotta sud, quota di 3 mila metri e carrello “fuori”.

Ha scelto il modello di aereo giusto, in quanto ha una scaletta sotto la coda, particolare indispensabile alla riuscita del piano. Una volta che il Boeing raggiunge un’area disabitata tra Seattle e Reno, si toglie la cravatta che abbandona a bordo, fa abbassare la scaletta e si lancia nel vuoto indossando uno dei paracadute. Ha legato al polso la sacca con il bottino.

Lo cercheranno in lungo e largo, soldati, polizia, “cacciatori” amatoriali, FBI. Resterà un fantasma, inghiottito da una zona boscosa nella parte sud dello stato di Washington. Da pirata diventa una leggenda, materia viva per documentari, film, ballate. Inseguito dalla Legge e dalle supposizioni. Nel febbraio del 1980 il silenzio sulla sua sorte è spezzato dal ritrovamento casuale di 5800 dollari del riscatto. Sono seminascosti tra la sabbia lungo la riva del fiume Columbia, a scoprirli un bambino al campeggio insieme ai genitori. Traccia importante, non risolutiva.

Esploderanno le teorie, non si esclude che sia deceduto dopo il lancio. C’era tempo cattivo, faceva freddo, non era equipaggiato in modo adeguato. Altri mettono in discussione la regione dove potrebbe essere finito. E con il tempo si moltiplicheranno i potenziali “DB Cooper”, quasi sempre individui con un passato militare oppure aeronautico.

Un elenco lunghissimo, con presunte confessioni sul letto di morte e persone convinte che un loro congiunto fosse il colpevole. Emergerà un legame suggestivo con un fumetto franco-belga incentrato sulle avventure di un pilota da caccia canadese, Dan Cooper. E tante altre piste, consumate e prive di sbocchi. Ora Eric Ullis, investigatore privato, “ossessionato” come molti americani dal mistero, ha inserito il nuovo candidato, Vince Petersen. E lo ha fatto sulla base dell’analisi della cravatta abbandonata dal dirottatore.

Sono emerse particelle di titanio che riconducono – afferma – ad una sola ditta, la Crucible Industries di Pittsburg. E lavorando sul profilo dei dipendenti è convinto che sia stato Vince – tecnico di laboratorio – ad organizzare il colpo. Motivo? Temeva di perdere il lavoro e allora aveva deciso di trovare un’alternativa. Sempre che ci fosse un motivo reale: uno degli scenari – a cui credo – è quello che il pirata, chiunque sia, lo abbia fatto solo un gesto di sfida, per dimostrare di esserne capace. Davanti alle rivelazioni il figlio di Petersen, morto nel 2002, ha sostenuto che il padre non aveva alcuna esperienza di lancio ed ha reagito con sorpresa. Ullis è invece sicuro di ciò che sostiene. Come lo era fino a qualche tempo fa quando aveva ipotizzato che a impadronirsi del jet fosse stato Sheridan Peterson, nome quasi uguale a quello dell’ultimo sospettato. Ora ha rimesso tutto in discussione. E’ il bello del giallo. La serie continua.

12 novembre 2022 (modifica il 12 novembre 2022 | 10:30)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-11-12 15:21:00, Le rivelazioni da un investigatore privato. Nella lista infinita dei possibili sospettati di uno tra i più clamorosi e incruenti dirottamenti della storia entra una nuova figura: Vince Petersen, deceduto da tempo , Guido Olimpio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.