Decreto Aiuti Quater, entro venerdì il varo: oltre 9 miliardi contro il caro bollette

Decreto Aiuti Quater, entro venerdì il varo: oltre 9 miliardi contro il caro bollette

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Potrebbe arrivare già giovedì sera o più probabilmente venerdì il decreto Aiuti Quater da 9,1 miliardi per limitare l’impatto del caro bolletta sulle famiglie e le imprese.

Per il via libera del decreto bollette si aspetta infatti il voto del Parlamento alla relazione per autorizzare lo scostamento del deficit atteso nei prossimi giorni: mercoledì pomeriggio infatti toccherà all’Aula della Camera iniziare l’esame della Nota di aggiornamento al Def e della relativa relazione, poi toccherà al Senato.

Intanto al Mef si lavora al decreto chiamato innanzitutto a prorogare fino al 31 dicembre il taglio di 30,5 centesimi delle accise sui carburanti. Esteso fino a fine anno anche il decreto d’imposta per le imprese energivore e non per le spese energetiche. Al Tesoro si lavora anche per estendere al massimo l’attuale tetto di 600 euro di fringe benefit per i lavoratori da destinare al pagamento delle utenze. Un bonus, nel quadro del welfare aziendale, che darebbe maggiore peso alle buste paga e andrebbe ad alleviare il costo della bolletta energetica.

Il decreto varrà 9,1 miliardi di euro tra proroghe e altre misure da finanziare, ma che avranno effetto sugli anni a venire. Ancora è in fase di definizione ma, a quanto si apprende, per gli interventi contro il caro energia servirebbero 6-7 miliardi, il resto andrebbe alle misure con impatto negli anni successivi.

Legge di Bilancio e Decreto Aiuti Quater

Saranno due i provvedimenti in materia finanziaria da parte dell’esecutivo nelle prossime settimane. Il primo, da 9,5 miliardi, sarà il Decreto Aiuti Quater da varare a metà della prossima settimana. Il secondo, invece, sarà la Manovra 2023 da quasi 23 miliardi. Spazio che verrà usato “in via esclusiva” per aiutare gli italiani dal caro energia e dall’inflazione come hanno spiegato ieri sera in conferenza stampa la premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Nadef e Dl Ministeri

Il decreto prevede  il cambio di nome di alcuni ministeri come preannunciato dal premier Meloni: il Ministero dello sviluppo economico assume la denominazione di Ministero delle imprese e del made in Italy; il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali assume la denominazione di Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste; il Ministero della transizione ecologica assume la denominazione di Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica; il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili assume la denominazione di Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministero dell’istruzione assume la denominazione di Ministero dell’istruzione e del Merito.

Già sul sito del Ministero dell’Istruzione la dicitura Ministero dell’Istruzione e del Merito è già presente anche se non è ancora visibile nell’intestazione proprio perché manca il documento ufficiale. Poi da MI si passerà a MIM, ministero dell’Istruzione e del Merito.

BOZZA Dl Ministeri

Nella Nadef appena approvata il deficit programmatico per quest’anno è fissato al 5,6% del Pil, a fronte di una stima tendenziale al 5,1%. Per il prossimo anno il deficit programmatico scende al 4,5%, per poi attestarsi al 3,7% nel 2024 e al 3% nel 2025. Nella Nota di aggiornamento, l’entità della manovra netta 2023 viene stimata pari a circa 21 miliardi e sarà destinata interamente al contrasto del caro energia.

NADEF AGGIORNATA

RELAZIONE AL PARLAMENTO

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, 2022-11-07 17:09:00, Potrebbe arrivare già giovedì sera o più probabilmente venerdì il decreto Aiuti Quater da 9,1 miliardi per limitare l’impatto del caro bolletta sulle famiglie e le imprese.
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