In un’intervista a La Repubblica, Maria Teresa Bellucci, Viceministra del Lavoro, sostiene che il recente decreto Lavoro del governo mira a risolvere il problema del lavoro precario attraverso una serie di misure.
Queste includono il taglio del cuneo fiscale, il rafforzamento della contrattazione nazionale e l’introduzione di incentivi per l’assunzione di giovani, disabili e persone in cerca di lavoro.
Il governo propone di ridurre gradualmente il cuneo fiscale di cinque punti percentuali nel corso di cinque anni, sostenendo che questo aiuterà a contrastare il lavoro precario. Il decreto prevede anche incentivi per le aziende che assumono giovani disoccupati, disabili e percettori di sussidi come l’Assegno di Inclusione e lo Strumento di Attivazione.
La soluzione al problema del lavoro povero dovrebbe quindi provenire principalmente dalla contrattazione nazionale e dalla riduzione del cuneo fiscale.
Il decreto, infatti, prevede un taglio del cuneo fiscale fino a 7 punti, con un impatto annuale di oltre 10 miliardi di euro. L’obiettivo del governo è di estendere il taglio del cuneo fiscale anche oltre i 35.000 euro di reddito, in collaborazione con la riforma dell’IRPEF.
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