Decreto lavoro, servizio civile universale: deroghe ai limiti di età e quote di riserva

Il Servizio Civile Universale sta per essere valorizzato in modo significativo grazie all’inserimento del programma nel Decreto Lavoro, come previsto dall’art. 12 comma 1.

“Ai soggetti di età compresa fra i 18 e 59 anni in condizioni di povertà assoluta, facenti parte di nuclei familiari privi dei requisiti per accedere al sostegno al reddito e ai componenti di nuclei che invece lo percepiscono e che non siano calcolati nella scala di equivalenza, è riconosciuto un diverso contributo, volto a sostenere il percorso di inserimento lavorativo, anche attraverso la partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive”.

Tra tali misure rientra anche il servizio civile universale, per accedere al quale sono previste deroghe ai limiti di età e quote di riserva nei relativi bandi.

Questa previsione rappresenta un passo avanti nella valorizzazione del ruolo formativo dello stesso, in sostanziale continuità con quanto auspicato dal Forum Nazionale del Servizio Civile (FNSC) in diverse occasioni e con il programma europeo “Garanzia Giovani”.

In una nota, il presidente del FNSC, Enrico Maria Borrelli, ha sottolineato come il Servizio Civile Universale rappresenti uno strumento efficace per potenziare l’occupabilità dei giovani, grazie alla peculiarità di attivare le competenze civiche e sociali.

L’introduzione della deroga al requisito dell’età e alla ripetibilità del Servizio Civile Universale permetterà di estendere la platea dei partecipanti a persone più adulte, portatrici di competenze e conoscenze diverse. Tuttavia, il FNSC sottolinea la necessità di avviare un percorso condiviso con la Consulta Nazionale Servizio Civile per assicurare agli enti ospitanti il necessario supporto organizzativo ed evitare le enormi difficoltà riscontrate durante la sperimentazione di Garanzia Giovani.

È fondamentale, inoltre, preservare l’equilibrio tra educazione, il ruolo proprio dell’istituto, formazione e lavoro. Il Servizio Civile Universale deve essere valorizzato e promosso in modo adeguato, offrendo opportunità di crescita personale e professionale ai giovani, mantenendo la sua finalità educativa e orientandolo verso una dimensione formativa ed occupazionale. Questo permetterà di accrescere le sue potenzialità, garantendo una reale diversificazione delle esperienze formative nell’ottica di quel potenziamento dell’occupabilità a cui il servizio civile può offrire una risposta efficace.