Dedicare un intero anno scolastico allo studio del Novecento? Lo storico Belardelli: Ecco perché non è una buona idea

Sta crescendo un movimento che chiede un focus sul passato recente nelle aule delle superiori, ma bisogna fare attenzione a non perdere la prospettiva storica complessiva.

La proposta di dedicare un intero anno alle vicende dal 1945 in poi ha una sua logica, scrive Giovanni Belardelli su Il Foglio: si tratta di avvenimenti che hanno plasmato la società in cui viviamo, e dunque è comprensibile voler garantire ai giovani una conoscenza approfondita di questi eventi. Tuttavia, dedicare un intero anno a questo periodo, significherebbe inevitabilmente ridurre lo spazio dedicato ad altre epoche.

Il Novecento è stato un secolo di cambiamenti epocali e avvenimenti determinanti, ma anche secoli precedenti sono stati altrettanto fondamentali per comprendere l’evoluzione della società e del pensiero. Il Rinascimento, le scoperte geografiche, la Rivoluzione industriale: sono tutti periodi che hanno gettato le basi per la modernità.

Focalizzarsi troppo sul passato recente potrebbe portare a una visione miope della storia, priva di quei contesti e quei collegamenti essenziali che permettono di comprendere a fondo le dinamiche attuali. La storia, infatti, non è un elenco di eventi isolati, ma una trama complessa in cui ogni avvenimento è collegato a quelli precedenti e successivi.

Inoltre, si potrebbe correre il rischio di politicizzare eccessivamente l’insegnamento. Gli avvenimenti più recenti sono ancora vividi nella memoria di molte persone e possono essere oggetto di interpretazioni contrastanti e dibattiti accesi. Insegnare questi eventi senza il dovuto distacco potrebbe portare a un’insegnamento polarizzato e meno obiettivo.

Infine, bisogna ricordare che la storia non è solo un mezzo per comprendere il presente, ma anche una disciplina che ha il suo valore intrinseco. Conoscere il passato, nelle sue molteplici sfaccettature, arricchisce la nostra comprensione del mondo e ci permette di capire meglio noi stessi.

Pertanto, pur riconoscendo l’importanza di educare le nuove generazioni sugli eventi che hanno plasmato il mondo contemporaneo, è essenziale garantire un insegnamento storico equilibrato e completo.