Trenta milioni di euro è la cifra che Silvio Berlusconi ha lasciato a Marcello Dell’Utri. Tra i fondatori di Forza Italia, più volte parlamentare, Dell’Utri ha conosciuto Berlusconi negli anni ’60: da lì un legame inseparabile tra luci e ombre.
Cosa farà Dell’Utri con i soldi ereditati? Al Corriere della Sera parla di un progetto per studenti e ricercatori: “Una biblioteca di libri di letteratura siciliana nel cuore della Valle dei Templi. Sarà il mio dono e anche quello del mio amico Silvio per Agrigento Capitale della Cultura 2025. Sarà pronta per quella data”.
E ancora: “Chiedo l’attivazione di un laboratorio di restauro del libro e della carta, oltre a un master in biblioteca e un master in economia legato a editoria e libri. Visto che il Polo universitario di Agrigento ha i docenti dei Beni culturali dell’ateneo di Palermo, tutti insieme si lavori a un’officina del sapere per studenti e ricercatori”.
A La Stampa, invece, Dell’Utri rivela di stare curando attualmente “un tumore abbastanza invasivo, con metastasi alle ossa e che viene dalla prostata. L’ho sviluppato quando ero in carcere ma lì non mi hanno curato. Ora mi sto sottoponendo a una cura sperimentale che cronicizza le metastasi”.
Infine sull’amicizia con Berlusconi: “Sarebbe volgare ridurre un’amicizia come la nostra a un conteggio economico. A parte il fatto materiale, questa è una cosa che sancisce rispetto e valore della amicizia. Io e lui ci siamo dati tutto nell’amicizia. Lui mi ha fatto fare cose straordinarie che non avrei mai fatto se non lo avessi avuto come ispiratore, come mentore”.
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