I figli studenti costano, soprattutto quelli che non sono autosufficienti economicamente. Ma dall’Agenzia delle Entrate ecco le detrazioni fruibili nel 2022.
Una delle voci di detrazione più utilizzate dalle famiglie italiane in dichiarazione dei redditi è senza dubbio la detrazione delle spese di istruzione. I figli studenti rappresentano un costo che molte famiglie italiane sostengono annualmente. E molte spese danno diritto alle detrazioni. Infatti si possono recuperare fino a quasi 4.000 euro di detrazioni fiscali.
Come sappiamo la detrazione è quello strumento che permette di abbassare l’Irpef dovuta. E dal momento che siamo entrati nella fase cruciale dell’avvio dell’anno dichiarativo, ecco che è necessario iniziare ad approfondire tutti i benefit fiscali di cui i contribuenti possono godere.
Non sono poche le agevolazioni fiscali concesse ai contribuenti che hanno figli che studiano. Dalle tasse di iscrizione ai libri, dalle spese di affitto per gli studenti fuori sede alla mensa scolastica. Le detrazioni per i figli a carico fiscalmente, in quanto non autosufficienti economicamente e naturalmente, alle prese con corsi di studio, sono molteplici.
Per esempio, per chi ha figli che frequentano Atenei privati, per i quali sono state sostenute spese durante l’anno 2021, è possibile sfruttare la detrazione Irpef.
Possono essere scaricati dal reddito (detratti dall’Irpef eventualmente dovuta o già versata), il 19% delle spese sostenute. Il tetto massimo di spesa su cui recuperare di fatto il 19% di quanto pagato come credito fiscale non è fisso ma variabile in funzione dell’Ateneo prescelto e della disciplina studiata. Per esempio, per i corsi riguardanti medicina per esempio, la detrazione è sulla spesa massima di 2.900 euro per le Università del Mezzogiorno, Isole comprese. Sale a 3.100 euro il tetto massimo per la detrazione spettante per figli che frequentano Atenei del Centro Italia ed arriva a 3.900 euro per quelli del Nord.
Sempre per le stesse aree geografiche prima citate e di collocazione di questi Atenei privati, la soglia massima su cui calcolare il 19% è per Nord, Centro e Sud rispettivamente pari a 3.700 euro, 2.900 euro e 2.600 euro. In questo caso parliamo di area scientifica di studio. Per il Sud fino a 2.500 euro, per il Centro fino a 2.800 euro e per il Nord fino a 3.200 euro è la soglia massima per l’area umanistica e sociale.
Ma di detrazioni per l’istruzione dei figli non si può non parlare di quelle classiche che riguardano sia le Università statali che le altre scuole per i figli più piccoli. Parliamo di istruzione primaria, elementari, secondaria, medie e così via.
Le spese sostenute per la frequentazione dei figli alla scuola primaria e secondaria, si basano su un unico limite ammesso alla detrazione.
Nello specifico va riportato il testo di legge che testualmente prevede:
“Dall’imposta lorda si detrae un importo pari al 19% per cento degli oneri sostenuti dal contribuente, se non deducibili nella determinazione dei singoli redditi che concorrono a formare il reddito complessivo”. In sintesi si possono detrarre dal reddito le spese per la frequenza di:
Nel dettaglio poi, si possono scaricare:
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