di Ivano Lettere
Il botta e risposta su Twitter tra i due leader politici. Per la presidente del partito di centrodestra «droga e alcol vanno combattute con lo sport». Ma il segretario dem non condivide la scelta di includere anche obesità e anoressia e twitta: «#VivaLeDevianze»
Per combattere le devianze «l’antidoto più forte è lo sport. Investire sul “diritto allo sport” significa investire sul futuro, coltivare i talenti, combattere le droghe, crescere le nuove generazioni di italiani cariche di quei valori che solo lo sport può offrire e trasmettere». Ad annunciarlo su Facebook è Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che prende spunto dalle politiche adottate negli anni ‘90 dal governo islandese, «modello virtuoso».
Ma a distanza di quasi 24 ore, il partito di centrodestra pubblica sulla piattaforma di Mark Zuckerberg una lista di devianze, in cui compaiono — oltre all’alcol, al tabagismo e alla droga — la ludopatia, l’autolesionismo, i disturbi alimentari, il bullismo, le baby gang e gli hikikomori (termine giapponese utilizzato per definire gli adolescenti che decidono di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi).
«#VivaLeDevianze», twitta poco dopo il segretario dem, Enrico Letta, che non condivide la scelta di includere problematiche che poco hanno a che vedere con la devianza, sociologicamente intesa. A stretto giro, la replica dell’avversaria: «Se voi aprite Internet, Wikipedia dice che le devianze sono comportamenti che violano le norme. Enrico Letta, viva le devianze?». Le fa eco Maria Teresa Bellucci, deputata capogruppo FdI in commissione affari sociali e responsabile nazionale Dipartimento Dipendenze: «Dopo un contenuto simile le possibilità sono due: o il suo account Twitter è finito in mano a qualche poco di buono che ha voluto ridicolizzare Letta oppure ha perso la lucidità per lo stress elettorale che già da ora sembra non riuscire a gestire».
«Questa lista di “devianze giovanili” non è solo schifosa. È un oltraggio a tutte quelle persone che soffrono, che combattono, che vivono la loro vita», è il commento su Twitter del deputato Pd Filippo Sensi che aggiunge: «L’obesità, una devianza? L’anoressia? L’autolesionismo? Venitelo a dire alle famiglie, alle persone. Oltre la vergogna più nera». Nella polemica interviene anche il fondatore di Azione, Carlo Calenda: «Definire deviante una persona con patologie dell’alimentazione è da ignoranti pericolosi. Enrico Letta che risponde viva le devianze è livello quarta elementare. Così questa campagna sta degenerando nel ridicolo. Facciamo confronto presto».
22 agosto 2022 (modifica il 22 agosto 2022 | 23:09)
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, 2022-08-22 21:09:00, Il botta e risposta su Twitter tra i due leader politici. Per la presidente del partito di centrodestra «droga e alcol vanno combattute con lo sport». Ma il segretario dem non condivide la scelta di includere anche obesità e anoressia e twitta: «#VivaLeDevianze», Ivano Lettere