“Il problema è che nella scuola italiana è diventato difficile lavorare, le retribuzioni sono basse”. Lo ha detto il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Rino Di Meglio, nel suo intervento al convegno “Un’agenda scuola per il futuro del Paese”.
Per quanto riguarda la valutazione dei docenti, il sindacalista si chiede chi dovrebbe valutare: “Dai dirigenti, dalle famiglie, dagli studenti? Sembra fantasioso. Ci vuole un sistema serio, con valutatori competenti. Ci vuole un Governo che progetti il futuro, una vera Agenda per il futuro, assumendo persone capaci di valutare”.
Di Meglio ha proseguito: “Poi ci sono problemi di sprechi. Ci sono stati dati fondi Pnrr, ma c’è il rischio di trovarsi con aule digitali e il soffitto che cade addosso ai docenti. Se affidiamo gli interventi di edilizia alle autonomie locali è un problema. Un Governo serio dovrebbe ripensare questo problema e che strutturalmente così non funziona.”
E ancora: “L’Italia ha coscienza del fatto che sta creando scuole grandissime accorpate? Come si svolgeranno i collegi docenti? A mio avviso si creerebbero situazioni difficili e difficilmente gestibili. Il docente italiano sta moltissimo tempo a scuola fuori dalle ore contrattuali, per questioni diverse dall’insegnamento, molto più degli altri Paesi”, ha concluso.
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