Scioperi, edifici al collasso, contratti e pagamenti bloccati, welfare non garantito. Questa l’istantanea offerta dai sindacati e dai recenti dati pubblicati dal Ministero dell’Istruzione anglosassone, che fanno direttamente riferimento a problemi – oramai annosi – di reclutamento del personale scolastico (quindi docente ed aggregato, di supporto alle attività didattiche) di reclutamento, specie per la scuola primaria. Tra le cause, in primis, il dibattito pubblico ed ontologico circa la dimensione della professione docente nella società inglese contemporanea: oltre alla scarsa osservanza delle richieste dei professionisti del settore, figura un totale disinteresse nella relativa stabilizzazione professionale nel lungo periodo. Ciò porta i giovani a non risultare più idonei in quelle procedure concorsuali ed a dedicarsi ad altre professioni. Il risultato, logicamente, corrisponde al fatto che figura enorme difficoltà nel trovare docenti validi e con i requisiti in regola e linea con le disposizioni ministeriali.
Aumento dei posti vacanti: il danno di politiche poco mirate al lungo periodo per la scuola primaria
L’analisi degli annunci di posti vacanti per insegnanti mostra che il numero di posti offerti dalle scuole secondarie è aumentato del 12% quest’anno. Ciò segue un aumento del 28% tra il 2020-21 e il 2021-22, il che significa che la situazione è ulteriormente peggiorata nonostante le promesse governative. Il sondaggio ha rilevato che il 13% degli insegnanti secondari che hanno risposto ha riferito di posti vacanti nei propri dipartimenti, mentre l’80% ha riportato una diminuzione dei candidati rispetto alla norma, rispetto al 65% dello scorso anno. Ciò presenta grave impatto sull’organizzazione delle attività didattiche, specie quelle fondamentali ed extra-curriculari, e sulla comparsa di aule troppo numerose e difficili da gestire. Nei casi più gravi, l’accorpamento o la temporanea chiusura di plessi, specie in aree rurali, impattano sensibilmente i fenomeni dispersivi delle aree in oggetto. Alcune discipline stanno chiaramente lottando più con il reclutamento rispetto ad altre, anche se i ricercatori hanno affermato che ogni soggetto ha visto almeno un aumento del 10% di posti vacanti da prima della pandemia. Tra il 2018-19 e il periodo dallo scorso settembre a maggio corrente, il numero di annunci delle scuole secondarie in materie tecnico-scientifiche è aumentato del 52%. C’è stato un aumento del 41% nei posti vacanti in discipline umanistiche e un aumento del 38% in quelle linguistiche.
Il sistema di reclutamento, abilitazione e concorsi nel Regno Unito
Numerosi dati e guide sono disponibili sui portali governativi del Regno Unito con riferimento all’avvio della carriera docente. Per diventare un insegnante di scuola primaria, in genere occorre possedere almeno 5 GCSE (conoscenze educative superiori) di grado C/4 o superiore, tra cui per inglese, matematica e scienze. Occorrerà poi passare attraverso l’istruzione superiore ed universitaria. Il percorso più comune per divenire un insegnante di scuola primaria è attraverso un Bachelor of Education (BEd), che combina lo studio accademico con l’esperienza pratica di insegnamento. In alternativa, è possibile completare una laurea in una disciplina rilevante per l’istruzione primaria, seguita da una qualifica di insegnamento post-laurea come un certificato post-laurea in istruzione (PGCE). Inoltre, è fondamentale ottenere lo status di insegnante qualificato (QTS), necessario per insegnare nella maggior parte delle scuole statali in Inghilterra e Galles. Ciò può essere acquisito in CV completando un corso di formazione per insegnanti o una valutazione diretta, come il percorso Assessment Only (AO) o il programma School Direct, disponibili anche on-line.
, L’articolo originale è stato pubblicato da, https://www.tecnicadellascuola.it/difficolta-di-reclutamento-nella-scuola-primaria-e-piena-crisi-in-regno-unito, Estero,Docenti,Regno Unito,scuola,Studenti, https://www.tecnicadellascuola.it/feed, Andrea Maggi,