Snals Puglia – Anche la Regione Puglia, come la Campania, impugnerà davanti alla Corte Costituzionale la decisione del governo sul dimensionamento scolastico. Lo ha annunciato Sebastiano Leo, assessore alla Formazione e Lavoro della giunta Emiliano, nel corso dell’incontro di stamattina con i segretari regionali di FLC CGIL, CISL scuola, UIL scuola, SNALS/Confsal e FGU.
Erano stati proprio i sindacati a chiedere, a fine gennaio, un confronto sul dimensionamento, previsto dalla legge di bilancio 2023, che in Puglia avrebbe pesantissime ricadute in termini di tagli al contingente organico.
“È vero che PNRR chiede un adeguamento delle classi in seguito alla denatalità, ma quale occasione migliore per ridurre e, possibilmente, eliminare le classi pollaio? – ha spiegato il segretario regionale di Snals/Confsal Vito Masciale – Diminuendo il numero di alunni per classe, ed assicurando una migliore qualità dell’insegnamento, si darebbe ai docenti la concreta possibilità di realizzare una didattica personalizzata, che è l’unico strumento efficace che conosciamo per contrastare abbandoni e dispersione scolastica”.
Masciale, che già nei giorni scorsi aveva rivolto un appello al governatore Emiliano affinché seguisse l’esempio del suo collega campano e si rivolgesse alla Suprema Corte per contrastare la misura, ha chiesto oggi all’assessore Leo di intervenire in sede di Conferenza Stato-Regioni per modificare quanto proposto dal Governo. “Invece di adottare politiche di lotta al precariato, si continua a tagliare sulla scuola e, cosa ancora peggiore, a considerare gli studenti come numeri. Se i criteri per il dimensionamento verranno applicati senza modifica alcuna, dall’anno scolastico 2024/25 gli effetti in Puglia saranno
devastanti”, ha concluso.
Le parti sociali sono pronte ad una campagna di mobilitazione condivisa sul territorio, le cui modalità saranno decise nelle prossime ore.