Della questione del dimensionamento scolastico abbiamo già ampiamente scritto in diverse circostanze, osservando che il piano che ora il Ministero intende attuare va letto anche alla luce di quanto finora fatto (o non fatto) dalle diverse Regioni.
E’ un dato ormai assodato che il piano inciderà maggiormente nelle regioni meridionali dove più si fanno sentire le conseguenze del calo demografico e dove le istituzioni scolastiche hanno in genere un numero medio di alunni inferiore alla media nazionale.
Ma c’è anche un altro dato da considerare: il dimensionamento dovrebbe cercare di affrontare un problema importante, riducendo nel primo ciclo le direzioni didattiche e gli istituti autonomi di secondaria di primo grado.
Come si può vedere dalla tabella, nelle principali regioni del centro-nord la percentuale di istituti comprensivi è altissima, in diversi casi è pari al 100%.
L’unica eccezione è rappresentata dall’Umbria che è la regione con la più alta percentuale di non-comprensivi.
Per il resto, i numeri parlano chiaro: in Campania ci sono ancora 90 direzioni didattiche e 38 secondarie di primo grado autonome, in Puglia sono rispettivamente 68 e 30, in Sicilia 68 e 18.
In pratica su 313 direzioni didattiche, più di 220 sono concentrate in 3 regioni (Puglia, Campania e Sicilia) che, guarda caso, sarebbero le più penalizzate dal piano di dimensionamento.
Va anche detto che gli istituti comprensivi vennero istituiti nel 1994 per le aree di montagna, ma ben presto vennero generalizzati e, attualmente, vengono considerati una risposta adeguata per garantire la continuità educativa nel sistema scolastico del primo ciclo.
Ma, in questi 30 anni, evidentemente, in alcune Regioni hanno prevalso ragioni di altro genere e la continuità educativa è stata messa in disparte per lasciare spazio a motivazioni più nobili (o così ci auguriamo).
Regione | Istituzioni scolastiche I ciclo |
Direzioni didattiche |
IC | Istituti secondari I grado |
% IC su totale |
Piemonte | 357 | 10 | 344 | 3 | 96,4 |
Lombardia | 770 | 0 | 769 | 1 | 99,9 |
Veneto | 387 | 1 | 386 | 0 | 99,7 |
Friuli-Venezia-Giulia | 105 | 0 | 105 | 0 | 100,0 |
Liguria | 116 | 0 | 116 | 0 | 100,0 |
Emilia-Romagna | 350 | 26 | 311 | 13 | 88,9 |
Toscana | 300 | 0 | 300 | 0 | 100,0 |
Umbria | 94 | 24 | 65 | 5 | 69,1 |
Marche | 142 | 2 | 140 | 0 | 98,6 |
Lazio | 465 | 5 | 459 | 1 | 98,7 |
Abruzzo | 122 | 4 | 115 | 3 | 94,3 |
Molise | 28 | 0 | 28 | 0 | 100,0 |
Campania | 644 | 90 | 516 | 38 | 80,1 |
Puglia | 405 | 68 | 307 | 30 | 75,8 |
Basilicata | 69 | 0 | 69 | 0 | 100,0 |
Calabria | 228 | 4 | 221 | 3 | 96,9 |
Sicilia | 545 | 68 | 459 | 18 | 84,2 |
Sardegna | 172 | 11 | 155 | 6 | 90,1 |
totale | 5299 | 313 | 4865 | 121 | 91,8 |
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