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di Silvia Turin
I risultati di un sondaggio dell’Universit del Michigan: il 13% degli americani tra i 50 e gli 80 anni non riesce a fare a meno di junk food come dolci, prodotti da fast food o patatine. Quasi la met degli adulti ha almeno un sintomo da dipendenza
Il cibo spazzatura crea dipendenza: un sondaggio dell’Universit del Michigan sull’invecchiamento sano ha mostrato come il 13% degli adulti americani (tra i 50 e gli 80 anni) non riesca a fare a meno degli alimenti trasformati. E le donne sono in prima fila.
I cibi pi desiderati e i sintomi
I cibi pi desiderati elencati nel sondaggio sono stati: dolci (come gelato, cioccolato, ciambelle, biscotti, torta e caramelle), amidi (come pane bianco, pizza, pasta e riso), snack salati (come patatine, salatini e cracker), cibi ricchi di grassi saturi (come bistecca, pancetta, hamburger, cheeseburger), bevande zuccherate ed energetiche.
Le persone che hanno risposto al sondaggio hanno manifestato un’intensa voglia di consumare questo tipo di alimenti, desiderio che in alcuni casi era cos intenso, da creare problemi sociali e personali.
I sintomi della dipendenza descritti sono stati: voglie intense, insieme a tentativi infruttuosi di ridurre il consumo e segni di astinenza, come irritabilit, difficolt di concentrazione e mal di testa.
Le donne pi a rischio
I risultati del sondaggio si basavano su un campione rappresentativo della popolazione Usa composto da 2.163 persone di et compresa tra 50 e 80 anni. Il 13% presentava due o pi sintomi di dipendenza da alimenti trasformati (circa 1 persona su 8), ma quasi la met dei partecipanti (44%) aveva almeno un sintomo. Le donne tra i 50 e i 64 anni dipendenti sono state il 22% del campione contro l’11% degli uomini (il doppio) e tra i 65 e gli 80 anni le donne rappresentavano il 12% del campione contro il 4% degli uomini. Anche l’isolamento sociale degli anziani ha giocato un ruolo (in negativo) sull’attaccamento a determinati cibi.
Come si crea la dipendenza da cibo
I ricercatori hanno scritto che la dipendenza da tali alimenti potrebbe derivare dalla loro capacit di innescare il rilascio di dopamina da parte del cervello a livelli paragonabili a nicotina e alcol. Non tanto un bisogno di gratificare il palato, quindi, quanto quello di sperimentare una sorta di piacere alternativo che faccia fronte alle emozioni negative. L’associazione con la salute mentale era particolarmente importante proprio per le donne: quasi met delle donne che hanno dichiarato di soffrire di un cattivo stato psicologico sono risultate anche dipendenti dal cibo spazzatura.
Come gestire gli alimenti
Da un punto di vista nutrizionale, un alimento “drogante” si caratterizza per la presenza, in proporzioni abbondanti e spesso associate tra loro, di sale, zucchero e grasso – spiega il dottor Stefano Erzegovesi, medico nutrizionista e psichiatra – e questo vale sia che l’alimento in questione sia dolce sia che sia salato, come nel caso di molti dolci industriali con alte percentuali di sale, o panini e salatini industriali contenenti zucchero.
Con queste caratteristiche, sono cibi con scarso apporto nutritivo e che non fanno bene alla salute: sono responsabili dell’epidemia di obesit, che a sua volta favorisce l’insorgere delle patologie pi diffuse nel mondo occidentale, come diabete, tumori, problemi cardiovascolari.
In linea generale, per gestire la voglia smodata di alimenti droganti non necessario evitarli del tutto, ma mangiarli molto raramente e con la giusta lentezza — spiega Erzegovesi —, cos da poter riconoscere in maniera consapevole che possiamo non mangiarli perch non ci piacciono e non perch obbediamo a un divieto.
5 marzo 2023 (modifica il 5 marzo 2023 | 07:22)
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