Diplomati ma senza competenze, Lex Ministro Treu: Puntare su Alta formazione. Autonomia differenziata? Rischio enorme

Intervistato a margine dell’incontro su Lavoro e Welfare organizzato dalla “Scuola dei Beni Comuni” a Ragusa, il professore emerito di diritto del lavoro, già Ministro del lavoro e Presidente del CNEL, Tiziano Treu, analizza le criticità del nostro sistema di istruzione e formazione, anche alla luce dei cambiamenti tecnologici, della dispersione scolastica e dei rischi di disuguaglianza che emergerebbero in relazione all’autonomia differenziata.

“Noi dobbiamo fare di più, facciamo poco ancora per raggiungere tutti i giovani: ci sono troppi drop out e soprattutto abbiamo una parte di giovani che escono dalla scuola senza le competenze necessarie. Dobbiamo fare di più anche per l’Alta Formazione, perché ormai le conoscenze e le competenze di base si sono spostate tutte più in alto. La base della nostra scuola è solida, però dobbiamo triplicare gli sforzi e gli investimenti”. Le preoccupazioni del professor Treu sulla dispersione scolastica e sulla crescente necessità di investimenti per costruire un sistema di istruzione e formazione capace di fornire competenze di elevato livello trova un punto focale nelle opportunità del PNRR, sulla cui attuazione, tuttavia, pone qualche dubbio.

“È una grande opportunità, – sottolinea l’ex Ministro – sempre di più. Il fatto è che facciamo fatica a fare tutto quello che c’è scritto lì: il problema è che per fare questi risultati che vuole il PNRR bisogna coinvolgere migliaia di amministrazioni locali, tutte le scuole: è una mobilitazione del Paese ed è difficilissimo per chiunque sia al governo. Attualmente ho l’impressione che non si faccia abbastanza“.

Tra i rischi per la scuola, il professore Treu annovera anche l’autonomia differenziata. “Già noi siamo un Paese difficile, con poca coesione: le distanze tra Nord e Sud, ma anche tra Centro e Sud, continuano ad aumentare, invece che ridursi. Se poi mettiamo l’autonomia differenziata i rischi sono enormi. Bisogna vedere se proprio non farla oppure metterci tutta una serie di paletti a cominciare dai livelli essenziali di prestazione”.