Niente da fare ancora per la norma voluta da Fratelli d’Italia che vede una procedura riservata dedicata ai dirigenti scolastici che hanno un contenzioso aperto dopo gli ultimi concorsi per diventare presidi.
Il decreto milleproroghe avrebbe dovuto approvare l’emendamento Bucalo presentato già nel decreto Aiuti Quater. Tuttavia la norma è saltata e non si sa se verrà effettivamente ripresentata nel corso del passaggio in Parlamento.
Il corso-concorso da 120 ore previsto da Fratelli d’Italia
L’emendamento Bucalo di Fratelli d’Italia, come scritto in precedenza, intende sanare la situazione che si è venuta a creare con il concorso dirigenti scolastici 2017. Con un decreto ministeriale verrebbero definite le modalità di svolgimento di un corso intensivo di formazione di 120 ore con prova finale.
Il corso sarebbe riservato ai soggetti che abbiano sostenuto la prova scritta e che, alla data in vigore del provvedimento, abbiano già ricevuto una sentenza favorevole di primo grado o, in alternativa, un contenzioso giurisdizionale in atto.
Troppi aspiranti. Le ipotesi per modificare la norma
A quanto pare, riferisce Italia Oggi, a non convincere il Quirinale ad inserire la procedura riservata per i dirigenti scolastici, sarebbe l’eccessivo numero di dirigenti coinvolti, compresi quei Ds già in servizio da alcuni anni ma che sono stati “retrocessi” alla posizione di docente in virtù della sentenza del Consiglio di Stato. Ma anche le 120 ore di corso previsti dall’emendamento Bucalo sono stati ritenuti eccessivi.
Secondo le ultime ipotesi al vaglio, ci sarebbe la possibilità di inserire nella procedura riservata ad una platea di circa 1000/1500 interessati, prevedere una prova selettiva che permetta l’ingresso al corso-concorso chi supera una soglia prestabilita, ovvero un numero di candidati in linea con il fabbisogno dei prossimi 2 o 3 anni scolastici.
In questo modo ci sarebbero i temi per bandire il nuovo concorso per dirigenti scolastici, il cui regolamento è già stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.