Verde, giochi, compiti: come dovrebbe essere lospedalea misura di bambino

Diritto a scuola, ambiente, attivit

Dovrebbe essere sempre cos, ma quando il paziente un bambino diventa ancora pi indispensabile: curare una persona non significa soltanto trattare la sua malattia, ma soprattutto prendersene cura a tutto tondo grazie all’attenzione, all’ascolto, alla comprensione dei suoi bisogni. Una sfida che passa anche da ospedali umani come quelli raccontati nel libro L’ospedale pediatrico: una comunit accogliente (Ed. La Nave di Teseo) a cura di Paolo Felli e Maria Chiara Torricelli: luoghi dove si uguali, si rimuovono gli ostacoli alla disuguaglianza, si ha diritto alla scuola, ad accedere a tutte le forme culturali, a godere dell’ambiente e del verde, si ha diritto a stare bene e in definitiva si ha diritto, soprattutto se siamo bambini, alla felicit, come osserva Alberto Zanobini, presidente dell’Associazione ospedali pediatrici italiani (Aopi) e autore della prefazione al volume.

L’ospedale quindi non deve essere un posto asettico dove trovare solo risposte mediche, ma soprattutto un luogo di accoglienza per i bimbo e la sua famiglia dove tutto pensato in funzione della cura e del rispetto delle loro esigenze, dalla progettazione degli spazi alla gestione del personale, fino all’organizzazione di attivit come la pet therapy , la clown terapia o la musicoterapia.