“Nella città metropolitana di Catania, la dispersione scolastica si attesta intorno a una percentuale del 25,2%. Tale dato, unitamente ai correlati numeri della devianza giovanile, pone la città a livelli di primato nazionale, addirittura prima tra le quattordici città metropolitane”.
Lo scrive il presidente della Corte d’Appello di Catania, Filippo Pennisi nella relazione dell’Anno giudiziario nel distretto, come riporta l’Ansa.
“Il Tribunale per i minorenni di Catania – aggiunge – svolge la propria attività in un territorio storicamente afflitto dalle condizioni di “povertà educativa” di larga parte della popolazione minorile e sconta, nella propria azione, una cronica e grave carenza di risorse amministrative, come già segnalato nelle relazioni d’inaugurazione degli anni passati. Il presidente di quel Tribunale rappresenta altresì che, nel periodo in esame, la persistente emergenza sanitaria da Covid-19 e la correlata crisi economica hanno acuito i conflitti familiari e le condizioni di marginalità, generando nuove povertà e fasce di devianza o disagio“.
“Una riprova – di quanto segnalato – aggiunge Pennisi – è individuata nel crescente numero di casi il Tribunale per i minorenni ha pronunziato l’adozione di minori in condizione di abbandono morale e materiale o il loro abbinamento propedeutico a coppie istanti per l’adozione, ovvero e’ intervenuto a tutela di neonati abbandonati in strada o in ospedale“.
“Si è registrata – sottolinea – anche una crescita costante dei procedimenti a tutela di minori in tenera età, in presenza di disfunzionali condotte genitoriali, e un preoccupante trend di reati predatori o legati al traffico di stupefacenti, commessi da minori spesso non imputabili perché infraquattordicenni, impiegati dalle storiche organizzazioni criminali del territorio come pusher o vedette nelle piazze di spaccio“.
“Gli altissimi tassi di devianza minorile del distretto devono leggersi anche in correlazione agli allarmanti dati dell’abbandono scolastico“, conclude.
Il Ministero prova a cambiare marcia da l canto suo per quanto riguarda il tema, varando un piano di contrasto alla dispersione scolastica legata al Pnrr.
Con le linee guida sull’orientamento previsti dal PNRR, il Ministero organizza percorsi di mentoring e orientamento. Ciascun percorso viene erogato, in presenza, da un esperto in possesso di specifiche competenze, in orari diversi da quelli di frequenza scolastica. Previsti anche percorsi di potenziamento delle competenze di base, di motivazione e accompagnamento. Saranno coinvolte anche le famiglie nel concorrere alla prevenzione e al contrasto dell’abbandono scolastico: piccoli gruppi con il coinvolgimento di genitori di almeno 3 destinatari.