di Emiliano Moccia
Una scuola senza barriere per avviare a questa disciplina persone con patologie cognitive, fisiche e motorie. «Ognuno avrà il tipo di ballo adeguato»
Ballare per socializzare, per conoscere meglio il proprio corpo, per riappropriarsi della propria identità. Danzare per andare anche oltre gli stereotipi, per raccontare la bellezza della diversità scandita a ritmi di passi e di musica. E magari, anche per gareggiare in futuro. Gli spazi della «Lus Academy-Dance & Ability Dance» di Foggia sono pronti ad accogliere le persone con disabilità che hanno voglia di imparare a danzare. Perché la prima sede di ballo paralimpico di Foggia, in Via Sant’Alfonso de’ Liguori 143, è priva di barriere architettoniche e rispetta tutte le normative per avviare a questa disciplina persone con patologie cognitive, fisiche, motorie. Anche chi è in carrozzina, perché l’amore per il ballo non deve conoscere ostacoli.
«In base alla patologia di ogni partecipante è possibile individuare i balli più adeguati da fare. Preferisco avere un rapporto di uno a uno o con piccoli gruppi, perché in questo modo riesco a seguire meglio ciascuna esigenza e i progressi che fanno. E poi perché per tanti di loro si tratta di un’esperienza nuova, in cui saranno da soli, senza accompagnatori. Nella nostra scuola c’è spazio per persone con autismo, sindrome di Down, disabilità fisica, ipovedenti, non vedenti, per tutti». Lucia Squarcella è la direttrice didattica ed artistica della «Lus Academy», una scommessa culturale per il territorio nata dalla sua passione per i musical ed il ballo.
E soprattutto, dalla sua formazione come logopedista che mi ha «spinta a specializzarmi anche in questo settore della danza. Il Maestro di ballo per le disabilità, infatti, è un tecnico competente e preparato nella scelta del ballo da effettuare e soprattutto della disabilità che gli viene affidata». Di conseguenza, nella grande sala gli iscritti possono cimentarsi in passi di salsa, bachata, tango ed altri generi. «I benefici del ballo per le persone con disabilità sono tanti» spiega Squarcella «in quanto si lavora dal punto di vista cognitivo, sulla conoscenza del proprio corpo, dello spazio-tempo, del coordinamento motorio, sulla memoria, sull’ascolto delle musiche, sulla capacità di autocontrollo, sul rispetto delle regole, aumentando così il senso di autonomia ed autostima».
10 ottobre 2022 (modifica il 10 ottobre 2022 | 07:06)
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, 2022-10-10 05:09:00, Una scuola senza barriere per avviare a questa disciplina persone con patologie cognitive, fisiche e motorie. «Ognuno avrà il tipo di ballo adeguato», Emiliano Moccia