Djokovic espulso dall’Australia
(Gaia Piccardi) Un inizio d’anno con il botto. Il numero uno del mondo decolla in direzione down under con l’intenzione di annettersi il decimo titolo dell’Australian Open della carriera ma che sull’isola (in severissimo lockdown per la pandemia) soffi un’aria diversa appare chiaro gi mentre il Djoker in volo tra Dubai e Melbourne. Il fuoriclasse atteso dalla dogana aussie, che non fa sconti a nessuno, il tam tam che viaggia sul web. Infatti. Djokovic scantona l’obbligo di vaccino con un certificato che attesta il Covid appena fatto (sulla veridicit di quel certificato verranno poi sollevati molti dubbi, ma questa un’altra storia), per ai doganieri di Melbourne non basta. In seguito a un serratissimo e interminabile interrogatorio in aeroporto, poich secondo le autorit locali il serbo non ha i requisiti per essere ammesso nel Paese, il visto negato e il giocatore viene deportato in un centro per rifugiati. Un trattamento degno di Al Capone. Comincia la battaglia legale per dimostrare di essere nel giusto, che Djokovic perder il 14 gennaio quando Alex Hawke, ministro australiano dell’immigrazione, si avvarr del diritto di cancellare il visto di Djokovic nel nome dell’interesse pubblico, poich tra i cittadini australiani forte la contrariet all’ammissione del serbo non vaccinato e si temono disordini. Il caso, da sportivo, nel frattempo diventato diplomatico. Il premier della Serbia accusa l’Australia di trattamento incivile della loro stella pi brillante dello sport ma il 17 gennaio l’Australian Open scatter senza il numero uno in tabellone. Vincer Rafa Nadal grazie a un recupero prodigioso in finale con Medvedev.
28 dicembre 2022 | 11:12
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