Docente accerchiata nel parcheggio dopo una nota su registro, Zaia: Gli adulti reagiscano. No ai genitori che si ribellano alle decisioni degli insegnanti

Una docente di una scuola media, in provincia di Treviso, è stata vittima di intimidazioni da parte di alcuni dei suoi stessi studenti nel parcheggio della scuola. L’episodio si è verificato in seguito alla decisione dell’insegnante di assegnare una nota disciplinare a un alunno, il quale, insoddisfatto, ha affrontato l’insegnante con il supporto di alcuni compagni, circondandola.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso la sua solidarietà alla docente e la sua condanna per l’accaduto. Zaia sottolineato come la maggior parte dei giovani sia brava e determinata, tuttavia, episodi come questo evidenziano l’esistenza di gruppi che si distaccano da questa maggioranza. Zaia ha commentato l’accaduto come un rumore isolato in un contesto generalmente positivo, ma ha ammesso la gravità dell’episodio.

Secondo Zaia, la questione non si risolve semplicemente condannando le nuove generazioni. L’esponente politico sottolinea la responsabilità degli adulti, inclusi i genitori che si oppongono ai provvedimenti scolastici o agiscono in modo minaccioso in altri contesti, come negli ospedali. Questi comportamenti, sebbene rari, rappresentano una sfida al patto sociale condiviso.

Il governatore pone l’accento sull’importanza di un approccio comunitario per affrontare simili situazioni. Le famiglie, in particolare, devono essere coinvolte per rafforzare il rispetto verso gli insegnanti, considerati pilastri della società. Zaia sottolinea la necessità di valorizzare i numerosi studenti che si impegnano nello studio, nel lavoro, vivono con senso civico e contribuiscono positivamente alla società, evitando che le narrazioni negative prevalgano.

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