Lo psicologo dell’età evolutiva Alberto Pellai, in un’intervista con Huffington Post, ha condiviso le sue riflessioni sulla salute psicologica dei giovani di oggi e il loro rapporto con la scuola, sottolineando come strumenti tradizionali quali voti e registro elettronico possano essere contraproducenti per lo sviluppo personale degli studenti.
Per Pellai, il voto ha una natura limitante. Può trasformarsi in un inutile peso psicologico per il giovane, che potrebbe misurare il proprio valore personale in base ai numeri su un registro. Analogamente, il registro elettronico, pur essendo un efficace strumento di controllo, può generare un’atmosfera di costante sorveglianza, aumentando lo stress.
Pellai sostiene che anche la trasgressione delle regole può essere un processo formativo. Questo non significa promuovere comportamenti scorretti, ma riconoscere che i giovani imparano anche dagli errori e dalle conseguenze delle proprie azioni. L’iperperformatività, secondo lui, rischia di annullare il valore dell’errore e dell’insuccesso, aspetti fondamentali nel processo di apprendimento e crescita.
“Il nostro sistema educativo deve smettere di pensare ai voti e iniziare a pensare a guidare la crescita”, suggerisce l’esperto. “Non comprendiamo i disagi dei giovani”, aggiunge, sottolineando la necessità di concentrarsi su una visione più olistica della formazione, che consideri lo sviluppo emotivo, sociale e psicologico al pari di quello accademico.
Nella visione di Pellai, la scuola dovrebbe essere un luogo dove gli studenti imparano a capire se stessi, ad affrontare i loro problemi, a comprendere il valore dell’errore e a valorizzare il loro percorso unico e personale. Solo in questo modo, sostiene, saremo in grado di fornire un supporto efficace ai giovani di oggi.
, L’articolo originale è stato pubblicato da, https://www.orizzontescuola.it/docente-aggredita-pellai-il-nostro-sistema-educativo-deve-smettere-di-pensare-ai-voti-non-comprendiamo-i-disagi-degli-studenti/, Cronaca, https://www.orizzontescuola.it/feed/, redazione,