In Corea del Sud, gli insegnanti lamentano una crescente ondata di accuse e denunce da parte dei genitori, aggravata dalla legge sul benessere dei minori del 2014. Questa legge prevedeva la sospensione automatica dell’insegnante in caso di accuse di abuso, alimentando un clima di tensione nelle aule scolastiche.
Le proteste sono divampate specialmente dopo il tragico suicidio di un giovane insegnante a luglio, portando all’approvazione della nuova legislazione, nota come “Teacher Rights Restoration Bill”.
Con la nuova legge, gli insegnanti non saranno più sospesi automaticamente in caso di denunce. Saranno necessarie ulteriori indagini e prove prima di prendere qualsiasi misura disciplinare. Inoltre, la legge prevede un sostegno finanziario per gli insegnanti che affrontano cause legali, introducendo una maggiore responsabilità per i presidi nel proteggere il personale scolastico.
Il sindacato locale degli insegnanti ha accolto favorevolmente la nuova legge. Dopo nove settimane di proteste, il sindacato ha riconosciuto il merito dei docenti nell’ottenimento di questo risultato legislativo, affermando che amplierà il diritto all’insegnamento e proteggerà il diritto degli studenti all’apprendimento.
Altri cambiamenti significativi includono nuove linee guida che permettono agli insegnanti di allontanare gli studenti molesti dalla classe. L’Ufficio per l’Istruzione di Seul sta anche implementando sistemi per registrare le chiamate fatte dai genitori e installare un chatbot come prima linea di difesa per i reclami.
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