Docenti tutor, in alcune scuole non basteranno. Quali soluzioni? Si potrebbero riaprire le candidature? [VIDEO]

Docenti tutor, in alcune scuole non basteranno. Quali soluzioni? Si potrebbero riaprire le candidature? [VIDEO]

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Con il nuovo anno scolastico viene introdotta la figura del docente tutor e del docente orientatore. Nonostante il Ministero sia soddisfatto delle domande pervenute per entrare nella formazione, diverse scuole lamentano un numero di insegnanti tutor non soddisfacente.

Da settembre infatti saranno operativi circa 50.000 docenti tutor e orientatori, che aiuteranno gli studenti di circa 70.000 classi dell’ultimo triennio delle scuole secondarie di II grado.

Lo scopo, come più volte sostenuto dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è quello di aiutare gli studenti in difficoltà e a tirar fuori i loro talenti.

Nel corso del Question Time in diretta su OS TV del 30 agosto dedicato proprio al tema, è arrivata la seguente domanda: “Nella mia scuola siamo solo 8 docenti tutor, ne occorrevano minimo 15. Cosa si riserverà il futuro?”

A rispondere Stefano Cavallini, dell’Anief: “C’è una FAQ ministeriale su questo tema. Ma il Ministero non ha risposto veramente“.

Tecnicamente – spiega il sindacalista – non si potranno fare gruppi da oltre 50. E se andrà bene si farà in questi casi un gruppo di 50 per tutti e 8 tutor“.

La FAQ del Ministero

“I raggruppamenti di studenti assegnati a ciascun docente tutor, devono rientrare tassativamente nei limiti individuati dalla circolare n. 958 del 5 aprile 2023?

In merito al quesito posto, si specifica che la circolare n. 958 del 5 aprile 2023 individua nel limite minimo di 30 studenti e nel limite massimo di 50 studenti un suggerimento orientativo per favorire l’efficace applicazione di quanto previsto dalla misura. Inoltre, non è previsto che l’assegnazione docente tutor-studente debba corrispondere con un gruppo classe. Perciò, ferme restando le disposizioni del DM in merito alla retribuzione minima e massima da prevedere per i docenti tutor, è compito dell’Istituzione scolastica individuare i raggruppamenti funzionali ai bisogni orientativi degli studenti.”

Secondo Cavallini, per risolvere la questione, potrebbero essere due le strade: “o il Ministero decide di riaprire una seconda fase perché alcune scuole non avranno il numero di tutor sufficienti. O in alternativa, si potrebbe decidere di far partecipare i docenti a tempo determinato dando loro la possibilità di fare il corso. In questo modo si potrebbe colmare il Gap“.

LA RISPOSTA INTEGRALE DI CAVALLINI AL MINUTO 40:28 

TUTTE LE RISPOSTE

Il ruolo del docente tutor

Il docente tutor è un insegnante che ha il compito di supportare gli studenti nella loro crescita personale e formativa, aiutandoli a raggiungere i loro obiettivi e sviluppando le loro competenze. In particolare, nella scuola secondaria di primo e secondo grado, il docente tutor ha due attività principali:

  • Aiutare ogni studente a creare un E-port-folio personale, che comprende:
    • Il percorso di studi compiuti, anche attraverso attività che ne documentino la personalizzazione;
    • Lo sviluppo documentato delle competenze in prospettiva del proprio personale progetto di vita culturale e professionale, incluse le competenze sviluppate a seguito di attività svolte nell’ambito dei progetti finanziati con fondi europei o dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO);
    • Le riflessioni in chiave valutativa, auto-valutativa e orientativa sul percorso svolto e sulle sue prospettive;
    • La scelta di almeno un prodotto riconosciuto criticamente dallo studente in ciascun anno scolastico e formativo come il proprio “capolavoro”.
  • Costituirsi consigliere delle famiglie nei momenti di scelta dei percorsi formativi o delle prospettive professionali dello studente, anche alla luce dei dati territoriali e nazionali e delle informazioni contenute nella piattaforma digitale unica per l’orientamento di cui al punto 10 delle citate Linee guida, avvalendosi del supporto della figura dell’orientatore, raffina e integra i dati della piattaforma con quelli specifici raccolti nei differenti contesti territoriali ed economici e li mette a disposizione delle famiglie, degli studenti e del tutor.

I DETTAGLI

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Le domande e le risposte saranno rese pubbliche, non si accettano richieste di anonimato o di consulenza privata.

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