by l’intervista Mezzogiorno, 3 marzo 2023 – 12:47 Il sociologo ideologo del Reddito di cittadinanza e le polemiche sul suo voto al Pd: quella scuola di formazione del Fatto Quotidiano, non dei Cinquestelle di Simona Brandolini Domenico De Masi Ho votato Schlein e cosa c’ di sconvolgente?. Con quel suo misto di ironia e audacia, Domenico De Masi, sociologo, intellettuale, grande sostenitore del Reddito di cittadinanza e da sempre vicino al Movimento 5 Stelle, ritorna sull’esternazione fatta stamane ad Agor. Che sta gettando nel panico i pentastellati (e non la prima volta). Professore perch andato a votare alle primarie?A me stanno a cuore le sorti della sinistra italiana, perch sono un uomo di sinistra. E qual la sinistra italiana? composita: va dal Pd tradizionale, radicato ai Parioli, ai 5 Stelle, radicati nel sottoproletariato, alle varie sinistre a sinistra dei 5 stelle, penso a de Magistris, Speranza, Potere al Popolo. Tutto questo sinistra per cui seguo tutti, mi interessa capire come evolvono. Quindi ha votato Schlein e non Bonaccini, perch pi di sinistra?Le differenze tra i due, a prescindere dalla ideologia, le vede chiunque. La sinistra deve avere una base di riferimento nei precari, negli svantaggiati, per Marx erano proletariato e sottoproletariato. Ma alla sua epoca i proletari erano solo gli operai. Oggi molto pi larga l’accezione e la dimensione del proletariato. Se identifichiamo il proletariato con il precariato in ogni famiglia. Questa cosa, che il Pd precedente non aveva capito, Schlein l’ha recepito. la prima volta che vota alle primarie?Votai anche per Zingaretti. Ma non direttore della scuola di formazione dei 5 Stelle?Sono direttore della scuola del Fatto quotidiano, non dei 5 Stelle. Nel Movimento pare non l’abbiano preso benissimo questo suo voto al Pd.Non faccio parte del Pd, ma neanche dei 5 Stelle. Sono un intellettuale che decide di volta in volta secondo le condizioni oggettive. Per lei negli ultimi anni stato accanto al Movimento.Sono gli altri che si sono avvicinati a me. Io elaboro teorie, se le condividono Meloni o 5 Stelle sono problemi loro. Ma non voglio eludere la domanda. Sono stato attento ai 5 Stelle perch erano un movimento, una forma di aggregazione molto fluida che raccoglie persone di ideologie diverse, che tende a diventare un partito. Qual la differenza tra partito e movimento? Il secondo come un mucchio di sabbia, i granelli uniti da un medesimo motivo di lotta. Il partito, invece, come un mattone pi compatto con granelli dello stesso tipo. I granelli del mattone sono organizzati, quelli del movimento sono volatili. Essendo attento alle sorti della sinistra mi sarebbe piaciuto che il Movimento fosse diventato partito, e un partito di sinistra. Crede che nel Pd delle correnti e delle tessere, Elly Schlein sapr cambiare le cose?Si pu anche restare delusi, non lo sappiamo. Perch il capo di un partito importante come il Pd con una storia forte deve avere due capacit: organizzativa e di formazione. Oltre ad avere una grossa competenza teorica. Insomma deve aver letto Marx, Gramsci, Hobsbawm. Prender la tesser del Pd?Mai presa una tessera di partito in 85 anni. Non lo far ora. La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui 3 marzo 2023 | 12:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA , , https://www.corriere.it/rss/politica.xml,
