Mariangela Melato e la sua storia damore con Renzo Arbore, durata tutta una vita

Una donna piena di grazia

L’11 gennaio 2013 il mondo del cinema e del teatro italiano diceva addio alla grande Mariangela Melato. Una donna piena di grazia, disse di lei la poetessa Alda Merini, milanese come l’attrice, nata e cresciuta in via Montebello (al civico 7). Una vita, la sua, vissuta in piena libert fino alla fine, prestando il volto – sul palco e sul grande schermo – a tante donne forti e indipendenti, dalla ricca snob di Travolti da un insolito destino… a Lidia in La classe operaia va in paradiso, da Filumena Marturano nel capolavoro di Eduardo De Filippo a Nora in Casa di bambola. Credo proprio che le donne dovrebbero imparare a vivere anche senza gli uomini. Io credo che una parte della vita la si deve vivere con noi stessi. Vivere anche diventare padroni della propria vita, vuol dire amare se stessi, amare le persone che si incontrano, amare il lavoro che si fa e soprattutto amare la propria solitudine, imparare a conoscerla, non averne paura, piacersi. Figlia di un vigile urbano e di una sarta, da giovanissima studi pittura all’Accademia di Brera, disegnando manifesti e lavorando come vetrinista alla Rinascente per pagarsi i corsi di recitazione di Esperia Sperani.