Doppio attentato contro i diplomatici italiani a Barcellona e Berlino: scritte, auto bruciate e slogan anarchici

Doppio attentato contro i diplomatici italiani a Barcellona e Berlino: scritte, auto bruciate e slogan anarchici

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di Samuele Finetti

Cospito libero: l’Italia di nuovo al centro di azioni dimostrative dopo l’attentato di Atene. Tensioni in piazza a Roma, ferito un agente

Il primo attacco avviene quando a Barcellona sono trascorse da poco le 22 di venerd. Cinque uomini incappucciati, ripresi dalle telecamere di sicurezza, sfondano con barattoli di vernice rossa la vetrata d’ingresso del palazzo che ospita il consolato generale italiano nella citt. Poi imbrattano una parete esterna dell’edificio con tre scritte in catalano a vernice nera: Italia Stato assassino, Libert per Cospito e Amnistia totale, la traduzione.

Passano poche ore. Alle 3 di notte, un residente del quartiere Schneberg, zona sudoccidentale di Berlino, chiama la polizia: due auto sono in fiamme. I vigili del fuoco intervengono, domano l’incendio. Una delle due auto una berlina con targa diplomatica di un funzionario in servizio all’ambasciata italiana, appartiene al primo consigliere Luigi Estero.

Fortunatamente non si registrano danni a persone, si legge nel comunicato che la Farnesina pubblica nella prima mattinata di ieri. Il ministro Antonio Tajani — continua la nota — ha immediatamente contattato l’ambasciata di Berlino e il consolato di Barcellona per esprimere la propria solidariet e ha chiesto che venga fatta al pi presto piena luce sulle dinamiche di questi atti criminosi. Un paio d’ore pi tardi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a commentare su Twitter: Il governo segue con preoccupazione e attenzione questi nuovi casi di violenza nei confronti dei nostri funzionari e delle nostre rappresentanze diplomatiche.

Un’unica pista

Ieri la polizia di Barcellona ha arrestato i cinque presunti responsabili, mentre nella capitale tedesca sono al lavoro gli uomini del Dipartimento per i crimini politici. Proprio negli ultimi giorni gli agenti di sicurezza dell’ambasciata italiana a Berlino avevano chiesto alla polizia cittadina di rinforzare le misure di vigilanza.

La Procura di Roma, intanto, attende le informative di Digos e Ros per avviare i fascicoli d’indagine che saranno seguiti dai magistrati dell’antiterrorismo.

Il comunicato del ministero degli Esteri non fa riferimenti alle possibili piste, ma l’intelligence ha seguito fin da subito, senza esitazioni, quella anarchica. Lo ha fatto per il riferimento ad Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto nel carcere di Sassari con il regime del 41 bis che sta scontando una condanna a dieci anni per la gambizzazione nel 2012 dell’allora ad di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi. A quella condanna se n’ poi aggiunta una a vent’anni per una serie di azioni violente tra cui l’invio di pacchi esplosivi.

Disegno comune?

La prima domanda a cui rispondere se esista un collegamento tra i due attacchi. A rendere plausibile quest’ipotesi non solo la prossimit temporale di quanto accaduto. Da settimane, infatti, gli anarchici hanno alzato il tiro: non si limitano pi ad atti dimostrativi, la nuova linea comprende mobilitazioni di piazza e attentati dinamitardi eseguiti con il medesimo modus operandi.

Il 2 dicembre, l’auto della diplomatica Susanna Schlein — sorella della deputata del Partito democratico Elly — stata data alle fiamme ad Atene. Nell’ambasciata della capitale greca Schlein ricopre lo stesso ruolo di Estero: primo consigliere. Vicino a un’altra automobile, parcheggiata a pochi metri dall’abitazione della rappresentante italiana, stata poi ritrovata una bomba molotov inesplosa. Sei giorni dopo l’incendio, un gruppo anarchico ha rivendicato l’azione con un testo pubblicato sul web che esprime solidariet a Cospito.

Solidariet ribadita in un altro testo in spagnolo diffuso nelle scorse settimane su alcuni siti web riconducibili al mondo dell’anarchismo: una chiamata internazionale all’azione per la settimana tra il 22 e il 28 gennaio. Sulle stesse pagine sono comparsi messaggi di rivendicazione di attacchi compiuti a Roma, Milano e Buenos Aires. E di stessa matrice l’incendio appiccato ieri notte a un ripetitore di telefonia mobile a Torino, che ha interrotto la linea utilizzata, tra gli altri, anche dalla Croce verde. Sempre ieri, nel pomeriggio, un poliziotto stato ferito alla testa durante gli scontri alla manifestazione con una sessantina di anarchici a Roma.

28 gennaio 2023 (modifica il 28 gennaio 2023 | 22:38)

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