Doppio Giroud e Rabiot: la Francia batte l’Australia con i gol degli «italiani»

Doppio Giroud e Rabiot: la Francia batte l’Australia con i gol degli «italiani»

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di Paolo Tomaselli, inviato a Doha

Australiani subito in gol con Goodwin, poi si scatenano i Bleus: Rabiot pareggia e serve al milanista l’assist del 2-1. Nella ripresa Mbappé e ancora Giroud

Ci pensano les italiens a evitare strafalcioni anche alla Francia: Giroud, Rabiot e Theo Hernandez dovevano essere le riserve di Deschamps, ma dato che il mitologico lato B di Dedé al Mondiale fa sempre la differenza, i bleus si tolgono subito le scorie lasciate dagli infortuni in serie e dallo svantaggio iniziale contro l’Australia. E prendono il largo nello stadio disegnato da Zaha Hadid, che evoca le vele dei cercatori di perle. L’uomo più prezioso, Mbappé, prima si prende il lusso di farsi una risata dopo aver sbagliato un gol da un metro, poi esce dalla conchiglia e segna un gol di testa su cross di Dembelé. Il 4-1 è ancora di Giroud (di testa), che raggiunge a 51 reti Henry, come miglior marcatore in Nazionale. E si prepara al sorpasso. Nel 2018 all’esordio la Francia aveva battuto proprio l’Australia e a questo punto potrebbe anche ritrovare l’Argentina agli ottavi, come allora. Nell’attesa, per Deschamps è importante ritrovare certezze nei punti cardine, lasciati scoperti dai forfait di Pogba, Kanté e Benzema.

L’inizio è poco incoraggiante, perché l’Australia – arrivata al Mondiale per ultima dopo il drammatico spareggio vinto ai rigori contro il Perù – fa la faccia cattiva, tiene il pallone e sorprende tra le linee la trequarti francese. Su un lancio di Souttar, Leckie scarta Lucas Hernandez e crossa per Goodwin che scarica in rete. Il fratello maggiore ci lascia il ginocchio ed entra Theo, più offensivo ed efficace fin da subito: perché come narra l’epica della fortuna di Deschamps, da ogni apparente sventura, nasce qualcosa di buono. E quindi il milanista non si fa problemi a spingere sulla fascia di Mbappé, perché c’è da attaccare e quando ha la palla in suo possesso, la Francia è tutta un’altra cosa: il lancio di Hernandez pesca in piena area Rabiot, che di testa non può fallire il pareggio. Per lo juventino, scartato tra le polemiche (sue e della madre) nel 2018, è un gol pesantissimo, che sa di rivincita. Che dire allora di Olivier Giroud, quello che secondo un celebre paragone di Benzema era un go kart (mentre lui, Karim the Dream, era una F1)? Crollato il madridista a un metro dal via per infortunio, Giroud è tornato a fare quello che faceva quattro anni fa, nella vittoriosa campagna di Russia: movimenti chiave, per Dembelé e per Griezmann (fondamentale) e gol pesanti. Quello del sorpasso arriva 5’ dopo Rabiot: è proprio il pupillo di Allegri a recuperare palla e a entrare in area dopo un tacco di Mbappé, da lì l’assist rende la vita semplice al centravanti che deve solo appoggiare in rete. Prima di chiudere del tutto la partita, la Francia sbaglia 4-5 gol. Ma con Mbappé e soprattutto Giroud, c’est plus facile: l’aperitivo è servito.

22 novembre 2022 (modifica il 22 novembre 2022 | 23:00)

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