Draghi: «Dipendenza dal gas russo calata al 25%». Price cap: se ne riparla a ottobre

Draghi: «Dipendenza dal gas russo calata al 25%». Price cap: se ne riparla a ottobre

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di Redazione onlineIl premier in conferenza stampa ha anche annunciato che convocherà le parti sociali per discutere della crescita dell’inflazione «Gli stoccaggi di gas per l’inverno stanno andando molto bene» lo ha detto il presidente del consiglio Mario Draghi in una conferenza stampa da Bruxelles. La dipendenza dal gas importato dalla Russia, ha aggiunto, è già calata dal 40 al 25% del fabbisogno. «Siamo ottimisti sulla capacità di sostituire il gas russo nel giro di un anno o un anno e mezzo. Dobbiamo essere adeguatamente preparati a potenziali nuove interruzioni sulla fornitura di gas russo all’Europa» e «abbiamo rivisto tutti i piani nazionali di emergenza per garantire che tutti siano pronti». Draghi non è riuscito a strappare ai colleghi europei impegni immediati sul tetto al prezzo del gas: «ne discuteremo in un vertice a ottobre» ha detto la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen. L’enegia è stata comunque il tema al centro del vertice Ue, a partire dalla proposta di «price cap» avanzata proprio dal capo del governo italiano. «Su energia andiamo verso più coordinamento e solidarietà. Occorre agire subito sui prezzi: Putin ha già tagliato le forniture» ha detto Draghi ai giornalisti. Mosca però non ha alternative: « L’Ue ha un potere di mercato che può esercitare con il price cap, non lo esercita perché alcuni hanno paura che Russia tagli ancora di più il gas, ma questo sta già succedendo» Le difficoltà però rimangono tanto che il premier ha dovuto ammettere, anche se la proposta del price cap ha incassato l’«apertura» della Germania: «Ci sono tanti timori: alcuni Paesi, a partire dai frugali, sono stati molto esitanti. Avevo chiesto un consiglio straordinario in luglio, giustamente mi è stato fatto osservare che ancora non c’è uno studio». Se ne riparlerà perciò a ottobre. Un fatto però è certo: Draghi non ritiene che il caro energia possa essere combattuto attraverso sussidi al prezzo del gas al dettaglio: «Comporterebbe una spesa enorme». Sul punto però Draghi ha detto di non sentirsi deluso: «Non mi aspettavo di poter fissare una data precisa per un rapporto completo sulla questione dell’energia: le cose si stanno muovendo, anche se magari non avvengono rapidamente come uno vorrebbe». Stesso argomento toccato dalla presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen. « A luglio la Commissione europea presenterà un piano europeo per affrontare l’emergenza energetica attraverso la riduzione della domanda» ha annunciato . «Lavoreremo con i Paesi per evitare frammentazioni – ha detto la presidente – e il ritorno ai combustibili fossili». Secondo Draghi d’altra parte occorrerà rispondere colpo su colpo se Mosca creerà nuove difficoltà: «Il Consiglio europeo è aperto all’ipotesi di un consiglio straordinario, È stato detto in modo esplicito: non faremo passare due mesi e mezzo senza far niente nel caso in cui dovessero avvenire altre cose sul fronte dell’energia». Draghi ha risposto anche sul tema dell’allargamento della Ue e della «frenata» imposta all’ingresso di Albania e Macedonia del Nord: «Non ci saranno ritardi sul processo di adesione dei Paesi balcanici» ha replicato. Passando a questioni di politica italiana, rispondendo a un quesito su un possibile rimpasto di governo a seguito della scissione del M5S, telegrafica è stata la risposta del premier: «No». Il premier ha anche dichiarato che «convocherà al più presto le parti sociali» per discutere della crescita dell’inflazione. 24 giugno 2022 (modifica il 24 giugno 2022 | 17:40) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-24 16:13:00, Il premier in conferenza stampa ha anche annunciato che convocherà le parti sociali per discutere della crescita dell’inflazione, Redazione online

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