Draghi sostiene l’Ucraina nell’Ue«Sul grano aiutare i più poveri»

Draghi sostiene l’Ucraina nell’Ue«Sul grano aiutare i più poveri»

Spread the love

di Monica Guerzoni Il presidente del Consiglio prova a convincere Parigi ad aprire a Kiev. «Le trasformazioni oggi sono veloci». E sull’allarme inflazione: «Tetto al prezzo del gas» La sintesi di Mario Draghi sta chiusa in un superlativo assoluto: «Benissimo». Così è andata, a sentire il premier, la cena all’Eliseo con Emmanuel Macron. Tre ore abbondanti, dall’antipasto al dolce, per convincere il presidente francese a muoversi in asse con l’Italia sulla sottile linea rossa tra Ucraina ed Europa. Le distanze restano, ma Draghi è tornato a Roma con l’aria di chi è riuscito ad avvicinare le posizioni in vista dei prossimi vertici: G7, Consiglio Ue, summit della Nato. «Siamo chiamati a dare risposte politiche, uniti», è l’olio con cui Draghi ha condito la prima portata, cioè l’allargamento dell’Unione all’Ucraina. L’ex presidente della Bce è favorevole a concedere a Kiev lo status di candidato come «segnale politico forte» nei confronti di Mosca. Macron invece non intende rinunciare alla sua proposta di una Comunità politica europea, in cui accogliere il Paese aggredito dalla Russia. Tra le due posizioni Draghi ha visto uno spazio di mediazione, che parte da una premessa: «Il processo di allargamento è stato guidato dalla convinzione che ci volesse tempo a maturare i cambiamenti necessari a entrare nell’Unione». Ora però c’è la guerra e Draghi ha proposto a Macron un percorso comune, per arrivare più forti al confronto con Berlino e con i Paesi che guardano con preoccupazione all’ingresso di Kiev: «I tempi sono cambiati, oggi le nostre società sono più rapide a trasformarsi. L’Ue deve essere in grado di seguire procedure più rapide». L’appello di Draghi non cadrà nel vuoto, se è vero che già la prossima settimana la commissione Ue potrebbe dare il via libera (condizionato) alla candidatura dell’Ucraina. Il premier ha trovato la sponda di Macron anche sugli aiuti europei per rispondere alle esigenze delle famiglie e delle imprese, impoverite dal rialzo dei prezzi dell’energia. Il premier, che sprona gli alleati a far marciare insieme «responsabilità e solidarietà», pensa a «prestiti stabili a basso costo» su modello del sostegno Sure, «mirato all’energia». Aprendo il consiglio ministeriale dell’Ocse, Draghi ha affermato che l’invasione dell’Ucraina ha «portato a un significativo peggioramento delle prospettive di crescita e a un forte aumento delle aspettative di inflazione». E ha rilanciato l’idea di un tetto massimo al prezzo del gas russo, anche se «la strada potrebbe essere lunga». E c’è un altro fronte di forte preoccupazione. L’interruzione delle catene di approvvigionamento del grano «ha comportato un aumento dei prezzi e rischia di provocare una catastrofe umanitaria». Come aiutare i cittadini europei e i poveri dell’Africa? «I nostri sforzi devono partire dai porti ucraini e dal Mar Nero, dobbiamo sbloccare milioni di tonnellate di cereali». E qui Draghi, che nel testo scritto citava la mediazione della Turchia, a braccio non parla di Ankara: «Gli sforzi di mediazione delle Nazioni Unite sono passi significativi e, purtroppo, credo siano gli unici». Non è un segno di sfiducia nei confronti del ruolo della Turchia, ma una scelta di prudente no comment verso un negoziato che presenta aspetti molto critici. Tornato a Roma, il premier ha firmato i Dpcm di nomina dei commissari straordinari per i rigassificatori di Emilia-Romagna e Toscana, i governatori Bonaccini e Giani. 9 giugno 2022 (modifica il 9 giugno 2022 | 21:53) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-09 19:54:00, Il presidente del Consiglio prova a convincere Parigi ad aprire a Kiev. «Le trasformazioni oggi sono veloci». E sull’allarme inflazione: «Tetto al prezzo del gas», Monica Guerzoni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.