Dramma nel football americano: il giocatore Damar Hamlin viene placcato e collassa in campo

Dramma nel football americano: il giocatore Damar Hamlin viene placcato e collassa in campo

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di Matteo Persivale

Damar Hamlin, 24 anni, lotta tra la vita e la morte dopo che andato in arresto cardiaco in seguito a un colpo ricevuto. L’episodio riaccende il dibattuto sui danni provocati dal football alla salute dei giocatori

Tre secondi esatti dopo le 20.55, ora di Cincinnati, Ohio (le 2.55 del mattino del 3 gennaio in Italia): Cincinnati Bengals-Buffalo Bills, partita del giorno del campionato di football americano Nfl.

Damar Hamlin, maglia bianca numero 3, safety dei Buffalo Bills, 24 anni, 1 metro e 81 cm per 90 kg, da due anni nella Nfl, placca l’avversario che sta attraversando in diagonale il campo, Tee Higgins, maglia nera numero 85, wide receiver dei Cincinnati Bengals, 23 anni, 1 metro e 93 cm per 99 kg, da tre anni nella Nfl. Un placcaggio da manuale. Entrambi i giocatori a terra. L’azione si ferma. Hamlin si rialza e due secondi dopo crolla, privo di sensi, a un passo dall’arbitro.

Arrivano subito i soccorsi in campo, viene rianimato per cinque minuti — immediatamente chiaro che il suo cuore si fermato — mentre i compagni lo circondano inginocchiati pregando, nel silenzio irreale dello stadio. Un’ambulanza entra in campo e porta il ragazzo in ospedale. Viene immediatamente ricoverato in terapia intensiva, dove resta per la notte, intubato e in condizioni critiche.

Il comunicato, asettico, dei Bills, rester negli annali dello sport pi che altro per quello che non dice: Damar Hamlin ha subito un arresto cardiaco a seguito di un colpo nella partita dei Buffalo Bills contro i Cincinnati Bengals. Il suo battito cardiaco stato ripristinato sul campo ed stato trasferito al Centro medico dell’Universit di Cincinnati per ulteriori test e cure.

Il placcaggio viene mandato in replay ossessivamente dalle tv americane, e i medici sportivi interpellati danno quasi unanimemente la diagnosi di commotio cordis , quello che avviene cio quando un forte colpo ricevuto nella regione toracica altera la normale attivit elettrica del cuore, provocando una fibrillazione ventricolare che porta ad arresto cardiaco che, in mancanza di rianimazione rapida, risulta letale nella maggior parte dei casi.

Hamlin appartiene alla minoranza dei pazienti che — immediatamente sottoposti a rianimazione cardiopolmonare — in terapia intensiva riescono a arrivare. Ma la prognosi resta riservata. I medici hanno spiegato che l’incidente dovuto a una circostanza molto improbabile: basta letteralmente lo scarto di una frazione di secondo nella finestra del ciclo cardiaco per evitare la commotio cordis, ma in questo caso Hamlin stato colpito esattamente nel millesimo di secondo nel quale il suo cuore era vulnerabile. Qualche millesimo in pi o in meno, qualche millimetro di differenza nel punto dell’impatto, e non sarebbe successo nulla.

La partita stata sospesa e rimandata sine die, e le uniche polemiche nelle ore immediatamente successive sono nate dai no vax americani che on line — spesso con decine o centinaia di migliaia di follower — hanno dato la colpa ai vaccini glissando sul colpo tremendo allo sterno che Hamlin aveva ricevuto esattamente due secondi prima d’accasciarsi, ma vendemmiando comunque interazioni.

un fatto, confermato da statistiche fornite dalla stessa Nfl, che nell’ultimo quarantennio i giocatori di football sono diventati molto pi pesanti: un fenomeno recente quello del jumbo lineman, il giocatore difensivo di peso superiore al quintale (il record di qualche anno fa dell’oggi 41enne Bryant McKinnie dei Baltimore Ravens che pesava 160 kg). La stessa Nfl sul suo sito racconta la storia dell’evoluzione atletica dei giocatori attraverso un secolo di sport, from everyman to superman, da uomo della strada a superman, ignorando l’evidente problema delle frequenti commozioni cerebrali e della encefalopatia traumatica cronica che affligge tanti ex giocatori, che gi a sessant’anni appaiono assai pi anziani, spesso affetti dalla camminata tremebonda che nell’ambiente nota con lugubre humor come passo dell’aragosta.

In 17 settimane di campionato, la Nfl ha finora registrato 135 commozioni cerebrali tra i giocatori, con un tempo medio di recupero di 9 giorni (non c’ una regola che obblighi a uno stop minimo, the show must go on).

3 gennaio 2023 (modifica il 3 gennaio 2023 | 22:01)

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