Droga a scuola, alcuni studenti tornano dalla ricreazione e sono slegati dalla realtà. Lallarme dei presidi: E anche le ragazze si stanno omologando, famiglie rassegnate

Droga a scuola, alcuni studenti tornano dalla ricreazione e sono slegati dalla realtà. Lallarme dei presidi: E anche le ragazze si stanno omologando, famiglie rassegnate

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L’uso di sostanze stupefacenti tra gli studenti è un fenomeno che sta guadagnando terreno, costringendo i dirigenti scolastici ad “alzare le antenne”. Lo afferma Osvaldo Di Cuffa, preside dell’Iis Sassetti-Peruzzi, istituto scolastico di Firenze.

Secondo i recenti dati Espad Italia, pubblicati da La Repubblica, più di un giovane su quattro ha utilizzato una sostanza illegale nel 2022, con il 7% che ne ha consumate due. La crescente allerta segna una tendenza inquietante che ha visto un incremento significativo, in particolare nel 2022.

Il preside Di Cuffa esprime preoccupazione per l’aumento del consumo di droghe, notando comportamenti come cambi d’umore repentini che vanno oltre l’uso di cannabis. L’indagine rileva una crescita nell’uso di crack, con la Toscana che supera la media nazionale per l’uso di cannabinoidi sintetici. Interessante è anche il dato che vede le ragazze superare i maschi nell’uso di alcune sostanze, come la cocaina tra i 15enni o gli psicofarmaci nella fascia 15-19 anni.

Francesca Lascialfari, dirigente dell’alberghiero Saffi di Firenze, riconosce una maggiore diffusione del fenomeno. Nonostante le unità cinofile non abbiano mai rilevato nulla, la percezione del problema è palpabile sia tra gli studenti che tra i genitori. Salvatore Caruso dell’Ipsar Matteotti di Pisa riflette sul cambiamento di atteggiamenti tra gli studenti, che ora sfoggiano il loro consumo di droghe con sfrontatezza, mostrando comportamenti totalmente incontrollati e slegati dalla realtà in certi momenti.

La questione si estende oltre, come sottolinea Maria Giovanna Missaggia, preside del professionale Pacinotti di Pontedera (in provincia di Pisa), parlando di un’”alleanza educativa che si è rotta”. Critica l’indebolimento della struttura scolastica e la crescente rassegnazione delle famiglie nel gestire il ruolo educativo, lasciando la scuola a colmare il vuoto. Missaggia nota anche un aumento di comportamenti aggressivi, che vanno oltre l’uso di sostanze, indicando una devianza sociale più profonda.

L’aumento dell’uso di droghe nelle scuole sottolinea l’urgente necessità di azioni preventive e educative, coinvolgendo tanto le istituzioni scolastiche quanto le famiglie. Iniziative come controlli interni a campione e progetti con le forze dell’ordine, proposti da alcuni dirigenti scolastici, potrebbero rappresentare passi in avanti nella lotta a questo crescente problema sociale.

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