Dybala è ancora senza squadra ed è la vera notizia di questo calciomercato che snobba i cosiddetti parametri zero. L’unica ad averne presi due è paradossalmente proprio la Juventus, che lo ha lasciato andare per scelta (anche tattica) e non certo in nome di una politica sostenibile e giovane, altrimenti non avrebbe abbracciato ieri Di Maria e ritrovato questa sera Pogba.
Paul e Paulo sono amici dai tempi di Torino, in questi giorni si sono anche allenati insieme a Miami, sicuramente avranno affrontato il tema Manchester. Lo United infatti aspetta l’eventuale uscita di Ronaldo per decidere se fare di nuovo sul serio dopo il tentativo (vano) del 2019, quando Paratici imbastì lo scambio con Lukaku poi saltato per le eccessive richieste economiche dell’allora dieci juventino.
Oggi Dybala viaggia su pretese meno alte dell’epoca (adesso firmerebbe forse per 6 milioni a stagione) comunque giudicate ancora eccessive, soprattutto da noi. La Roma sta cercando di contenere i costi e non ci ha mai pensato seriamente, il Napoli ha fatto una valutazione approfondita sui numeri e i potenziali ricavi ma poi non ha affondato, mentre il Milan ha una stima tecnica elevata eppure preferisce adesso puntare sul giovane talento belga De Ketelaere, che ha un ingaggio contenuto e rientra nel profilo ideale di investimento. O al massimo sull’instabilità del Chelsea, che può favorire un’operazione altrimenti complicata come quella di Ziyech.
Dybala sì, ma più avanti e a determinate condizioni. È il ritornello di queste possibili corteggiatrici italiane, che vorrebbero spendere tra i 4 e 4,5 netti all’anno, circa la metà di quel che Paulo aveva concordato a novembre scorso con la Juventus prima della successiva retromarcia del club. A proposito di dietrofront, sta facendo molto discutere quello dell’Inter. L’unica in serie A ad aver aperto una reale trattativa per prenderlo, senza però mai raggiungere un’intesa definitiva e, soprattutto, legandola nel momento clou alla pista parallela che ha poi riportato in dote Lukaku.
I primi incontri tra il suo agente Antun, l’intermediario De Vecchi e i dirigenti nerazzurri Marotta e Ausilio sono andati in scena a Villa Bellini, diventata famosa per i summit decisivi sul futuro di Conte. In quei giorni, Mkhitharyan era ancora lontano e Lukaku una missione appena abbozzata. L’offerta massima dell’Inter ha toccato i 5 milioni con un bonus a presenze da integrare, una proposta mai veramente accettata dall’entourage di Dybala, convinto di poter guadagnare di più. Poi, mentre il ritorno di Romelu iniziava a materializzarsi e da Roma si presentava l’occasione dell’armeno in scadenza, l’Inter ha iniziato piano piano a indietreggiare, mollando il colpo.
A Simone Inzaghi va benissimo l’attacco così com’è, gli equilibri sono sacri, non basterebbe adesso l’uscita di Sanchez per riaprire la pratica. Marotta quindi non fa pretattica e dice la verità, nonostante abbia avuto (e magari ancora ha, per carità) quella tentazione forte di puntare sul gioiello scaricato dalla Juve. Chi assiste Dybala l’ha capito da tempo, ben prima delle recentissime frenate pubbliche, ecco perché sono stati riattivati contatti in Premier e fissati appuntamenti a Londra (dove anche lo United ha gli uffici) nelle prossime ore. Perché ogni giorno in più da disoccupato, per Dybala, fa rumore. E rischia di creare un precedente indicativo che mai i giocatori (e i campioni in particolare) con un contratto lungo solo dodici mesi avrebbero voluto affrontare: la scadenza è diventata un boomerang.
8 luglio 2022, 07:23 – modifica il 8 luglio 2022 | 13:03
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, 2022-07-08 12:24:00, Dybala senza squadra è la vera notizia di questo calciomercato che snobba i parametri zero. Il Manchester United aspetta l’eventuale uscita di Ronaldo per decidere se fare un nuovo tentativo. Il Napoli non ha affondato, il Milan preferisce De Ketelaere, Gianluca Di Marzio