sviluppo Mezzogiorno, 25 giugno 2022 – 09:46 Le reazioni all’approvazione della proroga della decontribuzione al Sud da parte della Commissione europea di Simona Brandolini Era una notizia attesa. L’approvazione della proroga della decontribuzione al Sud da parte della Commissione europea. Considerata come un aiuto di Stato, sarà temporanea, fino a dicembre di quest’anno. Ma è un primo passo e come dice anche la ministra per il Sud Mara Carfagna il «merito» è del campano, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei, Enzo Amendola che ha condotto la trattativa. A parte Giuseppe Conte che s’intesta la misura, l’intero Pd plaude ad Amendola. In tempi di terremoti politici, di riposizionamenti, non solo bisogna fare quadrato ma anche coltivare l’elettorato meridionale, che in questi anni ha fatto vincere o perdere i maggiori partiti. E il Movimento 5 Stelle ne sa qualcosa. Tant’è che il vicesegretario dem, nonché ex ministro del Mezzogiorno, Peppe Provenzano, che ha dato il via alla misura, dice: «Desidero esprimere un grande apprezzamento per la decisione europea di prorogare la fiscalità di vantaggio per il lavoro al Sud. La misura che abbiamo fortemente voluto è stata essenziale nella fase più acuta dell’emergenza e ha già prodotto importanti risultati». Poi ringrazia «la ministra per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna e il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando, con cui ho avuto modo di confrontarmi e porre l’urgenza della questione», ma «soprattutto, il sottosegretario agli Affari Europei Enzo Amendola che ha condotto in porto un non semplice negoziato con Bruxelles». Insomma il vero negoziatore è il dem. Poi prosegue: «Il mio auspicio è che la decisione di oggi sia un passo per riprendere il lavoro portato avanti durante il mio mandato da ministro e di cui ho discusso proprio nei giorni scorsi con i Commissari Ferreira e Schmit durante una mia recente visita alla Commissione Europea: fare in modo che la misura sia autorizzata per tutto il periodo di rilancio degli investimenti pubblici legato a Next Generation Eu, al fine di massimizzarne l’impatto occupazionale nel Mezzogiorno». E gli fa eco anche Piero De Luca, vicecapogruppo dem alla Camera: «La decisione della Commissione europea di autorizzazione dell’Italia a prorogare la decontribuzione per le assunzioni nelle regioni del Sud Italia è una bella notizia che premia uno straordinario lavoro di squadra. Da questo punto di vista — prosegue — un plauso va al sottosegretario agli Affari Europei, Enzo Amendola, per l’impegno profuso nel negoziato con Bruxelles, ed anche al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, e alla ministra per il Sud e la Coesione Territoriale, Mara Carfagna, per la loro positiva collaborazione istituzionale. Il risultato raggiunto ci permette di sottolineare, ancora una volta, i grandi benefici per il nostro Paese che derivano da un rapporto costruttivo con l’Unione europea, e di quanto sia prezioso muoversi con unità di intenti nel governo e nella maggioranza che lo sostiene» E termina: «Rilanciare l’economia del Sud Italia non vuol dire solo ridurre le gravi differenze territoriali con il Nord del Paese, ma dare anche un contributo e uno slancio fondamentale alla crescita dell’intero Sistema Italia». Dicevamo il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte sui social s’intesta anche la decontribuzione: «La Commissione europea ha dato il via libera alla proroga fino a fine anno di decontribuzione Sud, una misura essenziale per rilanciare il tessuto produttivo del Meridione introdotta dal governo Conte II. Si tratta di un primo passo, certamente importante; ma non esaustivo. Dobbiamo rendere questa misura strutturale». Che è poi la richiesta degli industriali meridionali. Per il presidente dell’Unione industriali di Napoli, Costanzo Jannotti Pecci «si tratta di un primo fondamentale passo, cui occorre far seguire un prolungamento della misura per un arco temporale ampio, ben oltre la nuova scadenza di fine 2022, per ridurre il gap, poi l’estensione del provvedimento su scala nazionale. La decontribuzione deve in tal senso diventare strutturale, e ve ne sono le condizioni, considerando che non ci troviamo in presenza di un aiuto alle imprese ma di uno strumento compensativo, in attesa che si determinino i presupposti per una marcata diminuzione del divario territoriale del Mezzogiorno». Gli fa eco il leader di Confindustria Campania, Gianluigi Traettino per il quale la decontribuzione «è un’ottima notizia, che consente alle imprese meridionali di respirare e di guardare con maggiore serenità al futuro». E aggiunge: «Tra poco questa misura sarebbe scaduta, creando grossi problemi a tante aziende del Sud, in particolare alle nostre imprese campane, che già stanno pagando da tempo le conseguenze dovute ai rincari dei costi delle materie prime e dell’energia. Senza lo sviluppo del tessuto economico del Sud non ci può essere una reale ripresa del Paese. Adesso è fondamentale che tutti insieme continuiamo a realizzare i progetti previsti nell’ambito del Pnrr e le riforme necessarie a renderli concreti». La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 25 giugno 2022 | 09:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-25 07:48:00, Le reazioni all’approvazione della proroga della decontribuzione al Sud da parte della Commissione europea,