E’ periodo di funghi, ma è basilare conoscerli per evitare di finire in ospedale…di Ernesto Marra*

E’ periodo di funghi, ma è basilare conoscerli per evitare di finire in ospedale…di Ernesto Marra*

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Il numero di consumatori che in Calabria finiscono per ricorrere alle cure del Pronto Soccorso per avere consumato funghi tossici continua a mantenersi significativo con episodi anche gravi registrati negli scorsi anni. Nel periodo 2003- 2021 nella nostra regione sono stati 34 i casi gravi di avvelenamento da funghi contenenti amanitina (tossina fortemente epatotossica) di cui 16, nel periodo 2012-2021, nella sola provincia di Cosenza causa di 2 decessi e 1 trapianto di fegato (fonte dati regionali). Si tratta di raccoglitori di funghi per il consumo familiare che spesso hanno scarsa conoscenza dei più basilari elementi distintivi, propri di ciascuna specie fungina, utili a riconoscere le specie commestibili dalle similari tossiche o potenzialmente mortali. Nonostante ciò, è preoccupante il numero di raccoglitori che consuma i funghi raccolti senza sottoporli al preventivo controllo gratuito di commestibilità presso gli Ispettorati Micologici, presenti nel Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN)- delle Aziende Sanitarie Provinciali. Allo stesso modo è allarmante il numero di quanti si affidano a false credenze popolari (come il presunto annerimento dell’aglio durante la cottura) per rilevare la tossicità, o a “conoscitori” improvvisati che decretano la presunta commestibilità spesso sulla base del “sentito dire”. Tutto ciò sembra appartenere a vecchi e superati retaggi culturali invece, è ancora frequente come documentano i dati degli Ispettorati Micologici e uno studio epidemiologico del 2016 sulle “Intossicazioni da funghi nella Regione Calabria” (pubblicato su Rapporti ISTISAN 17/41), condotto dal Dipartimento Regionale Tutela della Salute. Per contrastare una simile realtà, il Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025 (strumento di pianificazione regionale in tema di prevenzione e promozione della salute), ha programmato una serie di iniziative utili a diffondere capillarmente la corretta informazione, anche mediante il web e in particolare i social network , per raggiungere la più ampia fascia di popolazione. In tale ambito ricade l’iniziativa dell’Ispettorato Micologico dell’Azienda Sanitaria di Cosenza che ha creato una pagina informativa Facebook (raggiungibile al link https://www.facebook.com/Ispettoratomicologicocosenza) sulle attività rese dal Servizio pubblico (modalità e orari di accesso, misure di prevenzione, pubblicazione di un manuale di micologia di base dedicato ai raccoglitori, informazioni sulle intossicazioni da funghi e altro) che, in una settimana dalla pubblicazione, ha già raggiunto oltre 14.500 visualizzazioni. Si tratta di un numero di potenziali consumatori che difficilmente sarebbero stati raggiunti con i mezzi d’informazione tradizionali diretti ed è sicuramente un modo più attuale e immediato di diffondere la cultura della prevenzione e la necessità del controllo preventivo della commestibilità dei funghi che, a giudicare dai numeri registrati, sembra rispondere in modo efficace e dinamico al bisogno d’informazione degli utenti. *Micologo-Ispettorato Micologico ASP Cosenza , 2022-10-24 15:08:00, Il numero di consumatori che in Calabria finiscono per ricorrere alle cure del Pronto Soccorso per avere consumato funghi tossici continua a mantenersi significativo con episodi anche gravi registrati negli scorsi anni. Nel periodo 2003- 2021 nella nostra regione sono stati 34 i casi gravi di avvelenamento da funghi contenenti amanitina (tossina fortemente epatotossica) di […]
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