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Dopo il clamoroso boom di ChatGPT-3, il software conversazionale basato sull’intelligenza artificiale lanciato da OpenAI nello scorso mese di novembre, la stessa società ne ha rilasciato una nuova versione il 14 marzo 2023, la quarta della serie GPT. Rispetto alla precedente accetta come input non più soltanto messaggi relativamente brevi di solo testo ma anche contenuti multimediali come immagini e video, oltre che testi molto più ampi, fino a 25.000 parole. Può anche acquisire lo stile di scrittura degli utenti e comporre canzoni nello stile da loro preferito.
La società californiana, che opera a San Francisco nello stesso edificio dove ha sede Neuralink – la startup cofondata nel 2016 da Elon Musk (come OpenAI, creata nel 2015) che sperimenta interfacce neuronali impiantabili – dichiara che ChatGPT-4 garantisce una maggiore accuratezza nelle risposte (superiore del 40% rispetto alla versione 3), soprattutto se le domande sono formulate in modo dettagliato. Alcuni esempi di utilizzo di queste nuove funzioni, comprese quelle multimediali, sono forniti (solo in inglese) nel sito ufficiale di OpenAI.
A fronte di questi miglioramenti del modello, resi possibili anche dal colossale investimento di Microsoft (10 miliardi di euro) nella società OpenAI, che dal 2019 non è più “senza fini di lucro”, la fruizione del chatbot non è più gratuita (salvo che in una versione di prova di limitata portata). Accedendo al sito, che comunque funziona anche nella versione gratuita (sempre che i server di OpenAI non siano in quel momento sovraccarichi), è possibile passare al piano “Plus”, che al costo di 20 dollari al mese dà agli abbonati la precedenza nell’accesso e consente loro di fruire dei più recenti aggiornamenti ottenendo le risposte in tempi più brevi.
Negli USA, nel mondo della scuola, si fa ancora più serrato il confronto tra sostenitori e critici di questo ultimo modello di ChatGPT. Il principale vantaggio è la sua capacità, ora molto aumentata, di generare testo più personalizzato e adattato alle esigenze degli studenti, che possono ricevere feedback in tempo reale sui loro compiti, e indicazioni su come apportare correzioni e miglioramenti, utili anche per gli insegnanti. GPT-4 può essere utilizzato inoltre per generare contenuti per corsi online a carattere interattivo.
Per i critici invece questo tipo di tecnologia non è in grado di fornire lo stesso livello di personalizzazione di una persona reale, e soprattutto (obiezione non nuova, ma ora ancora più motivata) può indurre gli studenti ad affidarsi esclusivamente ad essa invece di sviluppare le proprie capacità di risoluzione dei problemi.
L’orientamento prevalente è che la decisione di utilizzare Chat GPT-4 in classe deve essere presa caso per caso. Per alcuni studenti e classi, i vantaggi di questa tecnologia possono superare gli svantaggi, mentre per altri gli svantaggi possono essere troppo grandi. Gli insegnanti dovrebbero valutare le esigenze dei loro studenti e l’ambiente della classe prima di decidere se utilizzare o meno Chat GPT-4.
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, https://www.tuttoscuola.com/ecco-chatgpt-4-fa-di-tutto-e-di-piu-ma-costa/, Attualità,