Ecco le filantropie d’Italia: è il rilancio delle Fondazioni. «Recuperiamo 100 città»

Ecco le filantropie d’Italia: è il rilancio delle Fondazioni. «Recuperiamo 100 città»

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di Paolo Foschini

In tutta Italia viene promosso il tema dei «Ben(i)tornati». La rigenerazione di spazi, beni sottratti al crimine, materiali, persone. Acri e Assifero: «Il futuro è comunità»

Dunque pare che il mondo, almeno a parole, stia davvero imparando qualcosa: la parola recupero è tornata a essere molto importante e non era scontato dopo che erano bastati pochi decenni di «usa-e-getta» per spazzar via secoli di educazione fondata sul «buttare-è-peccato». Ma se le buone pratiche in questa direzione «fanno notizia», come si dice, è segno che ancora oggi forse rappresentano «l’uomo che morde il cane» e quindi ora più di prima è importante raccontarle e trarne modello, in tutti i settori del vivere: recupero di spazi urbani, di materiali, di beni sottratti al crimine, di energia, di cibo, di persone ai margini, ma anche di tradizioni, saperi, memoria. Tutti «Ben(i)tornati». Frutto di una miriade di «gesti quotidiani di rigenerazione». E sono loro i protagonisti della grande festa collettiva organizzata con questo titolo in oltre cento città italiane per sabato prossimo, primo ottobre, nella decima edizione della «Giornata europea delle Fondazioni» istituita nel 2013 da Philea (Philanthropy Europe Association), il network europeo composto da oltre 140mila organizzazioni impegnate a sostenere progetti di uguaglianza e coesione sociale.

Sette milioni

A promuoverla anche quest’anno in Italia sono Acri e Assifero, le associazioni che riuniscono il mondo delle fondazioni e degli enti filantropici nazionali: a loro volta motore e sostegno di migliaia di enti del Terzo settore, cooperative sociali, comitati e gruppi in cui si riconoscono i quasi sette milioni di cittadini che con il loro tempo e la loro energia contribuiscono alla costruzione del «bene comune». Gli esempi scelti dai promotori della manifestazione per rappresentare sabato questo impegno sul molteplice fronte dei «Ben(i)tornati» coprono come si è detto ogni ambito possibile e alcuni, proprio per la loro particolarità, avevano già trovato spazio in passato anche sulle nostre pagine di Buone Notizie.

C’è il progetto «Carso XR», quarto capitolo del più vasto «Carigogreen» sostenuto sul rapporto tra natura e storia da Fondazione Cr Gorizia, che a Savogna d’Isonzo inaugura sabato un nuovo percorso virtuale intitolato «Il Confine» sui momenti importanti della Grande Guerra. C’è quell’altro percorso avviato invece a Milano da Fondazione Cariplo con «Piccoli Patti – Luoghi Comuni», con progetti di rigenerazione urbana in otto diversi quartieri attraverso la stipula di altrettanti «patti di collaborazione» per la loro cura. Sullo stesso tema e sempre in Lombardia c’è lo StreetArtBall Project (Sab) in cui l’arte dei writer ha incontrato il basket da strada e che con il supporto di Fondazione della Comunità bergamasca ha consentito la valorizzazione di cinque campetti della provincia: è la foto della nostra copertina, con la cestista nazionale Elisa Penna testimonial all’inaugurazione del campetto di Valtrighe dipinto dall’artista sardo Manu Invisible.

E ancora. C’è «DotZer0», una startup creata col sostegno di Fondazione Cr Firenze nel capoluogo toscano dal 23enne Cavid Braccini che realizza scarpe da ginnastica totalmente riciclabili con gli scarti del legno e della carta. C’è «Il fresco profumo della libertà» che a Cerignola (Foggia) ha trasformato in progetto di agricoltura sociale e inserimento lavorativo per migranti e disabili – grazie a Fondazione Con il Sud e alla cooperativa Altereco – un terreno confiscato alla criminalità. E poi il «Rondò dei talenti» recuperato a Cuneo con l’impegno di Fondazione Crc, la Bottega del Terzo settore» ricavata da Fondazione Carisap in un ex cinema di Ascoli Piceno abbandonato da anni… Il lunghissimo elenco completo è su www.benitornati.it.

«Al centro»

Il presidente di Acri, Francesco Profumo, lo scorre con gli occhi mentre spiega: «La Giornata europea delle fondazioni pone come tema centrale di questa edizione la sostenibilità nella sua più ampia accezione: ambientale e sociale. Sostenibilità significa ripensare il modo in cui produciamo nuovi beni e trasformiamo i luoghi in cui viviamo, significa reimmaginare le nostre città dando vita a spazi collettivi che rimettano al centro le persone, per garantire a tutti il diritto di realizzare appieno il proprio potenziale, mettendolo a disposizione dell’intera comunità. Per questo i Ben(i)tornati sono la testimonianza di un percorso quotidiano che le Fondazioni realizzano assieme alle realtà attive sui territori, verso un Paese sostenibile e inclusivo, che si prenda cura del bene comune, dell’ambiente, delle persone e delle comunità».

Il luogo e il contesto scelti da Assifero per la celebrazione della Giornata di sabato, come ricorda la presidente Stefania Mancini, si trovano in provincia di Agrigento e segnatamente nella Farm Cultural Park di Favara: «Un caso esemplare di Ben(i)tornati – dice – che coinvolgendo la comunità locale ha coniugato arte contemporanea, architettura e public design per la riqualificazione del centro storico della città. Nel guardare al futuro immaginiamo fondamentale la presa in carico di luoghi, spazi, beni comuni, da parte delle fondazioni, con le comunità per restituire città a misura d’uomo, città prossime allo sviluppo e al cammino della cittadinanza. Tra gli attori filantropici che lavorano in questa direzione voglio richiamare il prezioso lavoro delle Fondazioni di comunità, fondamentali per la messa in rete di istituzioni locali e organizzazioni del Terzo settore, necessaria per affrontare le sfide sociali, economiche, climatiche e culturali della nostra attualità».

Come si vede è possibile identificare all’interno del capitolo «recupero», rispetto al «metodo» che la filantropia attuale persegue attraverso l’impegno di enti e fondazioni, tre direttrici principali che hanno come riferimento l’Agenda 2030 dell’Onu: e sono i progetti di «rigenerazione umana» rivolti ai soggetti più fragili della società; quelli di «rigenerazione urbana» qui citati in più di un esempio; quelli di «educazione», indirizzati in modo particolare (ma non solo) ai giovani per diffondere l’adozione di comportamenti e stili di vita sostenibili. Il denominatore comune è la finalità che sempre più si rivela determinante per il successo o meno del progetto messo in campo: l’attivazione delle comunità locali quali artefici e protagoniste del cambiamento.

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26 settembre 2022 (modifica il 26 settembre 2022 | 23:33)

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, 2022-09-26 21:47:00, In tutta Italia viene promosso il tema dei «Ben(i)tornati». La rigenerazione di spazi, beni sottratti al crimine, materiali, persone. Acri e Assifero: «Il futuro è comunità», Paolo Foschini

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