Inviata da Mario Bocola – Ormai i genitori hanno delegato tutto alla scuola. Essa deve educare, deve sostenere, deve aiutare a crescere, deve formare i nuovi cittadini. Insomma la scuola deve fare tutto e i docenti non devono più insegnare, bensì fare i tuttologi per sopperire alle
mancanze della famiglia.
Ormai i figli non vengono quasi più seguiti dai genitori nello svolgimento dei compiti (perché li ritengono una cosa noiosa che sottrae tempo prezioso), ma spesso lasciati al loro destino senza punti di riferimento. Stiamo parlando di un nuovo modello di scuola, ossia la “scuola on demand”.
Questo nuovo modello di istruzione si è particolarmente diffuso dopo la pandemia, ma le prime avvisaglie si erano viste da qualche tempo.
Spesso si vedono genitori che accompagnano i propri figli alla seconda, terza ora della giornata, che vengono a prenderseli a qualsiasi ora di lezione, che avanzano le pretese più assurde e singolari, che giustificano le assenze di molti mesi (quando fa comodo) senza avere un minimo rispetto verso il corpo docente e la stessa istituzione scolastica.
La “scuola on demand” avanza e i problemi restano. Cosa aspettarci di più?
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