di Redazione Scuola
Il progetto gratuito di educazione all’ascolto lanciato dalla Fondazione Agnelli e dall’Associazione De Sono vuole portare in tutta Italia delle lezioni-concerto eseguite da giovani musicisti capaci di sintonizzarsi con la sensibilità di studenti 14-19enni
Forse non tutti sanno che nelle scuole superiori italiani la musica è un buco nero: una disciplina assente da tutti i percorsi di studio salvo i licei musicali, a cui ogni anno si iscrive una frazione minuscola di ragazzi: meno dell’un per cento. Per riempire questo vuoto la Fondazione Agnelli e l’associazione De Sono hanno presentato oggi a Torino nella Sala dei 500 del Lingotto Livemotiv, un progetto pluriennale di educazione all’ascolto della musica che si rivolge ai docenti e agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado in tutta Italia , proponendo workshop dal vivo, nella forma di lezione-concerto, con la presenza di giovani strumentisti o ensemble corali. Questa lacuna del nostro sistema scolastico si riflette sulla formazione culturale degli studenti, sulla loro capacità di formarsi un’autonomia critica nell’ascolto della musica, sul poco ricambio di pubblico delle stagioni musicali. Attraverso un workshop di circa un’ora e mezzo, Livemotiv parte dalle basi del linguaggio della musica classica, strumentale e vocale per mostrarne i legami con il repertorio pop, rock e rap. E per catturare l’attenzione dei ragazzi si avvale della partecipazione di musicisti giovani o giovani ensemble corali, spesso di poco più grandi degli studenti a cui si rivolgono. Il progetto, completamente gratuito, nei prossimi anni si propone di visitare e coinvolgere un gran numero di scuole superiori in tutta Italia, con un’attenzione particolare ai territori dove la diffusione della musica classica è più difficile.
Al lancio del progetto, dedicato alla memoria di Gianluigi Gabetti, erano presenti John Elkann, presidente della Fondazione Agnelli, Francesca Gentile Camerana, presidente della De Sono Associazione per la Musica, e Gaddo Gabetti, nipote di Gianluigi alla cui memoria è dedicato Leitmotiv. Dopo i saluti istituzionali, è seguita una lezione-concerto dal vivo, a cui hanno preso parte – grazie alla collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte – circa 400 studenti di diversi istituti superiori piemontesi. La lezione-concerto è stata realizzata da un quintetto di giovani professionisti sostenuti dall’Associazione: Vittorio Sebeglia (violino), Virginia Luca (viola), Fabio Fausone (violoncello), Stefano Musso (pianoforte), Rebecca Viora (flauto), guidati da Andrea Malvano, direttore artistico della De Sono. «Credo che Gianluigi Gabetti, profondo cultore della materia, sarebbe molto fiero del progetto che la Fondazione Agnelli ci ha affidato per portare i giovani all’ascolto della musica, aspetto fondamentale per la loro crescita umana», ha detto Francesca Gentile Camerana, fondatrice e presidente della De Sono. «La musica classica parla un linguaggio universale e, quando diventa accessibile, regala a tutti scoperte sorprendenti. Livemotiv vuole dare un aiuto per condurre a un ascolto privo di pregiudizi, più consapevole e coinvolgente», ha aggiunto John Elkann, presidente della Fondazione Agnelli. «Non studiamo Manzoni o Leopardi per diventare buoni scrittori; piuttosto lo facciamo per diventare buoni lettori. Lo stesso discorso andrebbe applicato in maniera sistematica alla musica, che ha bisogno di buoni fruitori, che sappiano godere in maniera consapevole di composizioni classiche – ha spiegato il direttore artistico della De Sono Andrea Malvano -. Questo ciclo di lezioni-concerto, moderate da esperti in divulgazione musicale, si pone questo obiettivo, cercando di favorire il dialogo tra le classi coinvolte e giovani interpreti».
Per ulteriori informazioni e potere fruire nel proprio istituto dell’esperienza Livemotiv, le scuole devono scrivere a: info@livemotiv.it
5 aprile 2022 (modifica il 5 aprile 2022 | 14:13)
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, 2022-04-05 12:20:00, Il progetto gratuito di educazione all’ascolto lanciato dalla Fondazione Agnelli e dall’Associazione De Sono vuole portare in tutta Italia delle lezioni-concerto eseguite da giovani musicisti capaci di sintonizzarsi con la sensibilità di studenti 14-19enni, Redazione Scuola