‘Ecomafia 2022’ di Legambiente: Calabria fra regioni che subiscono maggiore impatto e presenza mafiosa

‘Ecomafia 2022’ di Legambiente: Calabria fra regioni che subiscono maggiore impatto e presenza mafiosa

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Storie e numeri della criminalità ambientale in Italia nel report di Legambiente. Nel 2021 i reati contro l’ambiente non scendono sotto quota 30mila nonostante una lieve flessione. Quasi il 44% si concentra in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. A livello provinciale, Roma prima per ecoreati 59.268 gli illeciti amministrativi monitorati per la prima volta. A pesare la mano della corruzione. 9.490 i reati nel ciclo del cemento illegale, a seguire quelli dei rifiuti (8.473) e contro la fauna (6.215). Impennata dei reati contro il patrimonio boschivo e storico-culturale. In aumento i furti di opere d’arte. Filiere illegali Il ciclo illegale del cemento guida nel 2021 la “classifica” delle filiere illegali con 9.490 reati (31% del totale), seguito da quello dei rifiuti (8.473) che registra anche il maggior numero di arresti, ben 287, (+25,9% rispetto al 2020) e di sequestri (3.745, con +15%) e dai reati contro la fauna (6.215). Impennata dei reati contro il patrimonio boschivo – 5.385 reati tra incendi colposi, dolosi e generici (+27,2%) con una superficie colpita dalle fiamme di oltre 159.000 ettari (+154,8% sul 2020) – e quelli contro il patrimonio culturale con l’aumento dei furti di opere d’arte, che arrivano a quota 603 (+20,4%). Le inchieste contro i traffici illeciti di rifiuti monitorate da Legambiente nel 2021 sono state ben 38, contro le 27 dell’anno precedente, mentre nei primi sette mesi di quest’anno la cifra è arrivata a quota 17. I quantitativi di rifiuti sequestrati superano i 2,3 milioni di tonnellate, l’equivalente di 94.537 tir: messi su strada, uno dietro l’altro, formerebbero un serpentone di 1.286 chilometri, che da Reggio Calabria potrebbe spingersi al confine con la Svizzera. Da segnalare i 640.195 controlli eseguiti nel settore agroalimentare e il fatto che tra i nuovi interessi delle ecomafie c’è il traffico illecito degli oli vegetali esausti. Il Conoe stima che ben 15mila tonnellate all’anno sfuggano alla raccolta e al trattamento dei certificati dei consorzi. Slide Regioni e province colpite dalle ecomafie Campania, Puglia, Calabria e Sicilia sono le quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa che subiscono il maggiore impatto di ecocriminalità e corruzione. Qui si concentra il 43,8% dei reati accertati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto, il 33,2% degli illeciti amministrativi e il 51,3% delle inchieste per corruzione ambientale sul totale nazionale. Tra le regioni del Nord la Lombardia si conferma quella con il maggior numero di illeciti ambientali (1.821 reati, pari al 6% del totale nazionale e 33 arresti). Crescono i reati accertati in Liguria, ben 1.228, che scala cinque posizioni, arrivando al nono posto. A livello provinciale, Roma, con 1.196 illeciti ambientali, scalza nel 2021 dalla prima posizione Napoli (1.058), che viene superata di misura anche da quella di Cosenza (1.060). Di fronte a questo quadro complessivo, c’è da dire che nel 2021 le forze dell’ordine hanno applicato per ben 878 volte i delitti contro l’ambiente (legge 68/2015). 292 i beni posti sotto sequestro per un valore complessivo di oltre 227 milioni di euro. Il delitto in assoluto più contestato è quello di inquinamento ambientale, con 445 procedimenti penali, ma il maggior numero di ordinanze di custodia cautelare è scattato per l’attività organizzata di traffico illecito di rifiuti, con 497 provvedimenti. “È desolante continuare a vedere, nel corso degli anni, la Calabria sempre ai primi posti nella classifica nazionale degli ecoreati – afferma Anna Parretta, presidente Legambiente Calabria-. Particolarmente gravi i dati relativi al ciclo illegale del cemento che portano la nostra Regione al secondo posto ed evidenziano la necessità di azioni reali ed incisive contro l’abusivismo edilizio e la cementificazione del territorio e delle coste. Non è più tempo di proclami e perenni promesse inadempiute: servono azioni concrete contro i grandi e piccoli ecomostri calabresi. Ed è essenziale, oltre al ripristino ed alla cura della nostra bellissima terra, consolidare la cultura della legalità in particolare sui temi ambientali”. Nella classifica delle illegalità ambientale 2021, infatti, la Calabria è al quarto posto con 2680 reati, di questi 1060 solo nella provincia di Cosenza, territorio che si classifica al secondo posto per numero di reati tra le province di Italia, dopo Roma. In tutta la regione, sono state 2469 le persone denunciate, 21 arresti , 1009 sequestri, 3407 illeciti amministrativi e 3298 sanzioni amministrative. Nel ciclo illegale del cemento la Calabria è al secondo posto con 1086 reati. Anche in questa classifica troviamo la provincia di Cosenza al secondo posto nella classifica nazionale con 373 reati, seguita al terzo posto da Reggio Calabria con 249 reati. Nella classifica sugli incendi negli impianti di trattamento, smaltimento, recupero dei rifiuti, la regione Calabria è all’ottavo posto per numero di reati con 91 incendi ad impianti dall’1 gennaio del 2013 al 31 luglio 2022. In Italia, nello stesso periodo di riferimento, sono stati in tutto 1388. Nella classifica delle illegalità contro la fauna, la Calabria è al settimo posto con 364 reati. Undicesimo posto tra le province italiane per Reggio Calabria con 137 reati, 126 persone denunciate, un arresto e 196 sequestri. Infine anche alcuni dati sull’arte rubata nel 2021, la Calabria è al quindicesimo posto con 8 reati, 78 persone denunciate, una persona arrestata, 4 sequestri, 19 illeciti amministrativi e 19 sanzioni amministrative. , 2022-12-15 11:18:00, Storie e numeri della criminalità ambientale in Italia nel report di Legambiente. Nel 2021 i reati contro l’ambiente non scendono sotto quota 30mila nonostante una lieve flessione. Quasi il 44% si concentra in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. A livello provinciale, Roma prima per ecoreati 59.268 gli illeciti amministrativi monitorati per la prima volta. A […]
L’articolo ‘Ecomafia 2022’ di Legambiente: Calabria fra regioni che subiscono maggiore impatto e presenza mafiosa proviene da Calabria News., Maurizio De Fazio

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